A ROMA SENZA PAURA
Sta oggettivamente strettissimo alla Fiorentina il pareggio con il Napoli. D'accordo il bel gioco, d'accordo il calcio spettacolo che per una sera deve aver riappacificato molti con il gioco in questione, ma la squadra di Sousa ieri sera ha dimostrato di essere decisamente superiore a quella di Sarri. E per usare le parole del rientrante Andrea Della Valle, stavolta, deve aver dato una mano al Napoli lo stesso San Gennaro.
E dire che Sousa aveva spiazzato tutti fin dall'inizio, risparmiando Bernardeschi e gettando nella mischia Mati Fernandez. L'inserimento del cileno tra le linee, comunque, sembra funzionare immediatamente, e non fosse stato per il regalo di Alonso (immaginiamo che nell'azione in questione Tatarusanu, come minimo, chiami il pallone) il primo tempo sarebbe stato interamente di stampo viola.
Invece ci si sono messe di mezzo ben due traverse, quelle che hanno respinto le conclusioni a botta sicura prima di Kalinic poi di uno scatenato Tello. Segnali in genere ben poco positivi, tanto che nel secondo tempo il Napoli ha ritrovato fiducia, tanto da costringere Tatarusanu a un doppio miracolo su Callejon e Higuain per evitare il gol, e a ripetersi nel finale su Insigne. Un gol, quello che avrebbe rotto l'equilibrio, che alla fine non è arrivato né da una parte, né dall'altra.
Resta perciò un filo di amarezza per quel che poteva essere e non è stato, ma anche la stessa sensazione percepita dopo la sconfitta del San Paolo, quando i viola giocarono sì bene, ma soprattutto alla pari con i partenopei. In vista di venerdì sera a Roma, una prova del genere, può indubbiamente caricare tutto il gruppo. Sulla carta trattasi di sfida a dir poco difficile, ma questa Fiorentina, quando gioca così, non deve aver paura di nessuno.