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A TESTA ALTA

di Redazione FV

La Fiorentina esce dal Franchi tra gli applausi e non potrebbe essere altrimenti. Nelle tre sfide contro una Juve, che a fine stagione conquisterà la terza stella sul petto (quella vera) con il trentesimo scudetto della sua storia, ha dimostrato di poter giocare alla pari, mettendo spesso e volentieri in difficoltà Conte ed i suoi campioni. Anche ieri la partita è stata decisa da due colpi: il primo quello di Llorente che con uno scatto si è fatto atterrare da Gonzalo per le conseguenti punizione, ammonizione ed espulsione; il secondo è la punizione di Pirlo, che ha risposto da fuoriclasse ad un primo tempo giocato sotto tono grazie alla marcatura di Borja Valero. 

La squadra di Montella, soprattutto fino al ventesimo del secondo tempo, era riuscita a mantenere il possesso della palla senza soffrire e creando molte occasioni da gol. Purtroppo gli attaccanti viola non sono riusciti a trasformare le azioni e i piani del tecnico gigliato sono saltati con la punizione del numero 21 bianconero. Non si può però criticare la squadra all'indomani di una prestazione come quella di ieri, perchè è stata anche superiore alle aspettative per certi versi, soprattutto dopo le scelte rivoluzionarie messe in pratica dallo stesso Montella. Firenze ha capito l'impegno e la determinazione della squadra e anche al termine della sfida ha applaudito a lungo i propri campioni, sottolineando come la stagione sia tutt'altro che finita.

Adesso, dopo questa eliminazione a testa alta, c'è spazio solo per il campionato. La Coppa Italia è lontana, al 3 maggio manca ancora tanto, ed ora è il momento giusto per tornare a macinare punti in campionato. Il quarto posto è l'obiettivo minimo, il sogno terzo posto potrà anche rimanere tale, ma non deve comunque essere dimenticato. Poi ci sarà la notte di Roma, per vendicare questa eliminazione e per alzare il primo trofeo dell'era Della Valle. Le occasioni sono molte, e con questa determinazione, questo gioco e questa città così appassionata ed unita alla sua squadra, ogni traguardo può essere ancora raggiunto. 


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