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A TORINO DA EROE A INVISIBILE

di Luciana Magistrato

Da salvatore della patria a giocatore uscito dal radar. Ma con Simeone a secco e un giovanissimo come Vlahovic sul quale si punta ancora poco e uno sfuocato Pjaca, non può tornare utile l'esperienza di Cyril Thereau? L'attaccante lo scorso anno a Torino segnò il gol vittoria ormai a tempo scaduto, proseguendo quella galoppata iniziata dopo la tragedia di Astori che permise alla Fiorentina di rimontare posizioni in classifica. Quel gol non è stato l'unico importante perché a fine agosto dello scorso anno (dopo due giornate) arrivò un po' come il salvatore della patria appunto per poi sparire dai radar dopo un infortunio. Thereau questa estate ha avuto delle offerte all'estero (nonostante si parlasse di Spal) ma il giocatore, che a Firenze si trova bene, non ha voluto approfondire quei contatti e quelle richieste, rimaste dunque chiacchiere di mercato, di cui non era convinto. La sua preferenza insomma resta l'Italia e Firenze ed anche per gennaio partirà da queste considerazioni, anche se questi due mesi saranno decisivi per capire quanto e se la Fiorentina conta su di lui anche per un minimo aiuto.

Tra l'altro, tornando al tema della discussione e al centravanti che non segna, Thereau al centro dell'attacco ha già giocato sia ad Udine che con il Chievo e la giustificazione che non trova spazio per il cambio di modulo non regge più di tanto. Il francese ha iniziato questa estate con un infortunio durante il ritiro tedesco, ha poi saltato in realtà anche la trasferta dell'Olimpico, ma ora sta bene ed è pronto a dare il suo contributo, aspettando il suo momento senza polemiche ma con grande serenità, sia lui che il suo procuratore che rispetta comunque la volontà del suo assistito che non vuole muoversi da Firenze tanto per farlo, se non per un'offerta (calcistica ed economica) adeguata. Insomma Thereau resta a disposizione del tecnico che la scorsa estate lo ha voluto in viola ma che dopo il primo infortunio ha cambiato strategia puntando solo sui più giovani e con l'arrivo di Pjaca la posizione nelle gerarchie si è abbassata ulteriormente. Scelta corretta, ma Thereau ha ancora due anni di contratto e tenerlo in panchina - fosse anche fino a gennaio - quando i giovani talenti viola non segnano, serve a poco. Chissà che con il Torino il suo istinto del gol non si risvegli, se solo Pioli volesse contare ancora sulla sua esperienza.