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A.A.A. OCCASIONI CERCASI

di Paolo Bocchi

Altra giornata densa di incontri e trattative quella odierna per il ds viola Daniele Pradè, che ha raggiunto in mattinata Ata Executive Hotel di Milano. In attesa di conoscere il futuro di Andrea Lazzari, per il quale si va ormai verso il ricorso alle buste, oggi sono arrivate novità importanti sulla situazione di Emiliano Viviano. Le società proprietarie del suo cartellino, Inter e Palermo, hanno raggiunto l'accordo sul rinnovo della compartecipazione, e adesso la Fiorentina potrà farsi avanti per ottenere il giocatore, che non sembra rientrare nei piani delle due squadre. Il vice presidente del Palermo Miccichè ha confermato la disponibilità della società rosanero a trattare (LEGGI QUI), e ha confermato che il prestito non è l'unica opzione possibile. Sempre sul fronte arrivi, mancano ormai pochi dettagli per l'arrivo di El Hamdaoui, che dovrebbe essere il primo rinforzo in attacco, seppur con sei mesi di ritardo. Resta in piedi anche la pista che porta allo sloveno Tim Matavz del Psv Eindhoven e spunta il nome di Calaiò del Siena, mentre arrivano smentite sull'interesse viola per Thereau del Chievo. Semmai dai clivensi potrebbe arrivare il centrocampista Bradley, gradito a Montella, che difficilmente potrebbe dire di no ad un'offerta viola, come ammesso dal suo agente (LEGGI QUI).

Intanto Pradè si sta occupando anche dei tanti giovani viola in giro per l'Italia o in cerca di sistemazione, e in quest'ambito sono state rinnovate le comproprietà di Romizi e Masi con il Bari, mentre Babacar e Acosty potrebbero formare la prossima coppia d'attacco della Juve Stabia, come confermato ai nostri microfoni dal dt della società campana (LEGGI QUI).

Continua dunque il non facile lavoro del ds viola, coadiuvato da Eduardo Macia, per cercare quelle occasioni che permettano di arrivare ad elementi funzionali al nuovo corso viola ad un prezzo contenuto. Il tutto nell'attesa di fare cassa con alcune cessioni, come quelle di Vargas, Kharja, Gamberini o De Silvestri. Sarà un mercato lungo e difficile, come ripetuto più volte dallo stesso Pradè, e il 31 agosto, per fortuna, è ancora molto lontano.