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ABBONAMENTI, La cruda realtà

di Tommaso Loreto

Da qui a sabato alle 18:30 può ovviamente ancora succedere di tutto. Ma è altrettanto indubbio che col mercato chiuso, e con l'imminente avvio di stagione immaginare miracoli o impennate dell'ultima ora è operazione a dir poco utopica. E allora significa che, davvero, qualcosa è cambiato. E a giudicare dalle risposte fornite dai numeri, persino in peggio. Circa 11.000 gli abbonamenti venduti fino a oggi dalla Fiorentina. Cifra che drammaticamente stride con la tradizione di uno stadio, il "Franchi", storicamente pieno per ogni singola gara dai viola.

Certo, sul dato in questione pesa una crisi che ha colpito tutti e in ogni ambito, e al tempo stesso pesa anche un'estate spesa a dirimere dubbi, questioni, polemiche e qualche veleno. Ma è innegabile che immaginare almeno 12.000 persone allo stadio, biglietti esclusi (con uno slancio ottimistico) non può che intristire a confronto con quelle che erano le cifre della storia viola, o anche solo di quella dei Della Valle. Anche perchè quella stessa storia, ancora racconta di almeno 24.000 tessere staccate all'indomani della semifinale Uefa e dell'arrivo dei vari Gilardino, Vargas ecc.ecc..

Ci si avvia in pratica non solo verso uno dei dati più bassi della storia dell'era Della Valle (il minimo si era registrato l'anno scorso con 16.077 tessere) ma anche a uno dei gradini più bassi di tutta la storia gigliata. Come dire che, almeno sino ad ora, al di là delle speranze date dal mercato chiuso, Firenze resta ancora piuttosto scettica su quella che sarà la Fiorentina. Come sperare in un'inversione di tendenza allora? Verrebbe da girare la domanda a Mihajlovic e alla sua squadra. Perchè soprattutto da loro, dalla Fiorentina che scenderà in campo, passa l'eventuale riscatto del "Franchi". E c'è da scommettere che se i viola partissero con il piede giusto, lo scenario sugli spalti potrebbe anche cambiare rispetto a quegli 11.000 abbonamenti oggi raccontati dai freddi numeri.