ABBONÀTI, NONOSTANTE TUTTO
Con la partita di ieri, la Fiorentina ha comunicato il dato definitivo degli abbonati per la stagione 2015/16: le tessere sottoscritte sono 20.775, quasi 2500 in meno dello scorso anno. Un calo notevole (-10,3%) ma tutt'altro che inquietante, per usare le parole di Andrea Della Valle: nonostante un'estate difficile (vedi i casi Montella, Salah e Milinkovic-Savic) e un mercato non certo entusiasmante, i tifosi hanno risposto comunque numerosi alla campagna abbonamenti. Le quasi ventunomila tessere staccate restano fra i migliori risultati di questa serie A e le prime due gare casalinghe hanno visto ciascuna oltre 30.000 spettatori al Franchi.
È curioso notare come l'entusiasmo dei tifosi viola ricalchi in qualche modo l'andamento ciclico delle ambizioni viola. Il record dell'era Della Valle resta quello del 2008, con quasi 25.000 abbonati nell'estate degli arrivi di Gilardino, Vargas, Jovetic e Felipe Melo e della campagna acquisti da oltre 40 milioni di euro. L'anno dopo, l'ultimo del ciclo Prandelli, si superò a fatica quota ventimila. Il calo proseguì dopo l'addio del tecnico di Orzinuovi, poi gli anni di Mihajlovic furono un mezzo disastro. Servì il gioco propositivo di Montella per tornare a riempire il Franchi: l'estate di Gomez, Ilicic e Joaquin gli abbonamenti passarono da 13.528 a 23.832 (+76%). Mentre lo scorso anno ci fu un lievissimo calo.
Adesso c'è la Fiorentina di Paulo Sousa, che nonostante tutto piace e intriga. Ed è tornata a fare del Franchi il suo fortino: in due partite due vittorie e, soprattutto, zero gol subiti.