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ABBRACCIO COPERTINA

di Giacomo A. Galassi

L'uomo copertina di Fiorentina-Inter non può che essere Dusan Vlahovic, autore ieri sera del primo, vero, gol importante della sua carriera in Serie A. Il serbo classe 2000 ha risposto alla penuria di gol e alle difficoltà della squadra viola con una galoppata sensazionale, conclusa con un sinistro sul quale perfino Handanovic nulla ha potuto. Dusan ha atteso il suo momento, con pazienza. E ieri sera se l'è preso, mostrando come sempre carattere anche davanti ai microfoni dopo la partita. "Questo gol è per Montella, perché ha creduto in me anche se non avevo giocato bene", ha detto.

Ma in copertina con lui va anche il lungo abbraccio con Montella andato in scena dopo la rete, per ribadire che lui, la giovane punta nata a Belgrado, gioca e segna per il suo allenatore.

Montella merita una postilla non da poco nella storia di Vlahovic, visto che il tecnico ha creduto in lui fin dal primo giorno (anche così si spiega l'operazione che ha portato Pedro in viola pur non essendo pronto) e ha avuto la costanza di crederci ancora nonostante le prestazioni sotto la media delle ultime uscite. Certo, ieri con l'Inter l'assenza di una punta di peso si è sentita per quasi un'ora. Ma la scelta di inserire Vlahovic e non Pedro alla fine ha pagato. Con buona pace del brasiliano che resta in attesa di una vera chance.

In occasione del gol, peraltro, Vlahovic ha sfoderato un'esultanza inedita dopo la mano all'orecchio della Coppa Italia ed il segno dell'arciere con cui spesso celebra i gol. Le dita a tappare le orecchie e poi sul cartellone ad incitare la curva, prima dell'abbraccio con Montella.

Insomma, il gol di Dusan Vlahovic ieri sera è stato un lampo nel buio (leggi qui) che potrebbe dare una svolta alla stagione. La Fiorentina dei giovani viene salvata da quello che ha mostrato più carattere. E adesso deve riuscire a ripetersi con la Roma: tra 5 giorni si gioca di nuovo al Franchi.