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"ACCADDE OGGI", Bati-gol schianta la Roma all'Olimpico...

di Stefano Borgi

Non lo chiameremo "ventennio" per non evocare periodi storici indesiderati. Eppure sono passati 20 anni precisi dall'ultima vittoria della Fiorentina all'Olimpico contro la Roma. Non un ventennio quindi, bensì un "ventennale" trascorso tra pareggi (pochi) e sconfitte (tantissime, alcune persino umilianti). Tra delusioni, umiliazioni, e facce rosse dei tifosi... viola dalla vergogna. Era esattamente il 23 febbraio 1992 e la Fiorentina scendeva in campo con: Mareggini; Pioli, Carobbi, Faccenda, Malusci; Salvatori, Iachini, Dunga, M.Orlando; Maiellaro; Batistuta. Allenatore Gigi Radice. Una sorta di 4-4-1-1 (oppure 4-2-3-1 che dir si voglia, con una cerniera a metà campo Iachini-Dunga niente male...) che vedeva Pietruzzo Maiellaro a supporto del giovane bomber argentino. E proprio lui, che di lì a poco sarebbe diventato il "Re Leone", si rivelò il mattatore incontrastato della partita.

Ma andiamo con ordine: 22° giornata del campionato '91-'92, Fiorentina reduce da uno 0-0 casalingo col Milan degli olandesi, attestata in un tranquillo centroclassifica. La Roma dal canto suo evocava sinistri presagi, poichè proprio la partita d'andata con i giallorossi (datata 29 settembre '91, 0-1 con gol di Salsano al 36') sancì l'esonero di Sebastiao Lazaroni e l'ingaggio del più esperto Radice. Fiorentina in vantaggio già al 36' grazie ad una percussione centrale di Pioli (si, proprio lui, l'allenatore del Bologna che ci ha appena rifilato due gol al Dall'Ara...) che serve Batistuta in profondità. Bati-gol raccoglie, controlla, e batte rasoterra Cervone. Al 70' si replica: ancora Batistuta che aggredisce lo spazio, Dunga lo serve di precisione, Bati regge da par suo il corpo a corpo col difensore e batte per la seconda volta Cervone in uscita. Nove minuti dopo per la Roma accorcia Voeller con un colpo di testa, ma Batistuta si conferma ancora una volta inarrestabile: minuti di recupero, Gabriel giostra sull'out sinistro, si accentra e lascia partire un tiro al giro che si stampa all'incrocio dei pali. Dunga raccoglie nell'area piccola e depisita in rete di esterno destro per il 3-1 finale. E' il trionfo della squadra viola, è la consacrazione di Gabriel Batistuta che realizza l'ottavo gol nelle ultime quattro partite (uno alla Juventus il 26 gennaio, poi tripletta a Foggia, doppietta contro il Genoa e ancora due gol alla Roma). Ormai per tutti è solo Bati-gol, con buona pace di chi diceva che... "Batistuta? E' solo un Dertycia con i capelli".

Da quel giorno la Fiorentina ha incontrato la Roma all'Olimpico 16 volte con uno score raccapricciante: 4 pareggi, 12 sconfitte, 14 gol fatti, 34 subiti. E poi due sconfitte in coppa Italia (compresa quella più recente per 3-0 del 10 gennaio 2012), e la disfatta in supercoppa italiana del 19 agosto 2001, anch'essa per 3-0. Qualcuno si chiederà: perchè ci riportate alla memoria queste cose? Ricordi tristi, nefasti, intrisi come dice Delio Rossi... di "lacrime e sangue"? Rispondiamo subito. Un pò per la coincidenza temporale: 23 febbraio 1992, 23 febbraio 2012, vent'anni esatti esatti... E un pò per esorcizzare il pericolo trasferta di domenica prossima, che vedrà la squadra viola di scena all'Olimpico di Roma (seppur contro la Lazio). In questo momento la Fiorentina ha bisogno di tutti e di tutto, forse anche di queste cose...


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