"ACCADDE OGGI..." Da 3-0 a 3-3 in 7 minuti!
Una volta "picchio" De Sisti ci disse: "Tutte le volte che lo vedo glielo dico... Ah Daniè, ma che t'è saltato in mente di passarla dietro. T'avevo detto di buttarla avanti, essì che c'avevi una rimessa lunga..." In tre righe c'è tutta l'amarezza di un allenatore, in tre righe c'è il racconto (colorito, stringato, efficace) del momento decisivo, in sole tre righe si concentra il ricordo della "beffa" per antonomasia: il pareggio di Cesena del 24 ottobre 1982. Sono passati 30 anni ma, per chi c'era, quei sette minuti (dal 77' all'84') resteranno indelebili. Come resteranno indelebili i sei minuti seguenti, passati ad urlare... "arbitro fischia la fine" per la paura di prendere il 4° gol. E allora la beffa sarebbe stata completa.
Ma andiamo con ordine. Fiorentina vice campione d'Italia, che arriva alla 7° giornata del campionato '82-'83 con lo score di due vittorie, un pareggio e ben tre sconfitte. Tra queste una, la peggiore che potesse capitare (sopratutto dopo il furto di pochi mesi prima) in casa contro la Juventus. Fiorentina, quindi, inferiore alle attese che a Cesena cerca un pronto riscatto. E così sarà, almeno fino a 13 minuti dalla fine. Viola in formazione tipo, con (dal sette all'undici) D.Bertoni, Pecci, Graziani, Antognoni, Massaro. Per capirsi il Cesena rispondeva con... Filippi, Buriani, Schachner, Genzano, Garlini. Non era proprio la stessa cosa... Pronti via, e dopo un quarto d'ora Bertoni salta netto Piraccini, crossa teso per la testa in tuffo di Graziani. Gol! Cesena-Fiorentina 0-1. Venti minuti della ripresa, tiro-cross di Pecci sul quale si avventa ancora Graziani... e fa 2-0. Ancora 5 minuti ed il risultato assume proporzioni bibliche: Antognoni (di prima intenzione) lancia Bertoni dentro la nostra metà campo, fuga del "puntero", dribbling su Recchi in uscita e fa... 3-0. Nel frattempo lo stesso Bertoni aveva colpito una traversa, insomma... poco meno di una formalità. Cesena è vicina, Cesena è una trasferta tranquilla, si viaggia a piadina e lambrusco col Manuzzi stracolmo di tifosi viola. E ormai la testa va ai festeggiamenti, ad un ritorno trionfale nella bella Fiorenza. Ma le partite durano 90', sembra banale dirlo ma è così. Non altrettanto per i giocatori viola che smettono di giocare e si consegnano alla reazione bianconera. Siamo al 77', l'austriaco Schachner accorcia dopo una corta respinta di Giovanni Galli su tiro di Gabriele. Tre minuti dopo Garlini di testa realizza il 2-3 (ahimè) provvisorio. All'84' Ruben Buriani sigla una specie di miracolo grazie a... "Daniè", al secolo Daniele Massaro. L'ala monzese (solitamente poderoso nel rilancio con le mani) rimette da fallo laterale, ma invece di lanciare avanti (come avrebbe voluto De Sisti, leggi sopra) passa al portiere. Si frappone il velocissimo Schachner che rimette basso in mezzo all'area, dove arriva il biondo mediano e colpisce inesorabile. Cesena-Fiorentina 3-3. Incredibile, impossibile... purtroppo tutto vero. Il resto ve lo abbiamo raccontato, il Cesena continua ad attaccare, è un assedio alla porta viola, ma vivaddio l'arbitro Benedetti di Roma fischia la fine.
Per la Fiorentina la stagione prende definitivamente una brutta piega. Del resto se il buongiorno si vede dal mattino... Poche settimane prima l'eliminazione in coppa Uefa contro i romeni del Craiova, in estate se ne era andata anche la coppa Italia con l'umiliante sconfitta di Campobasso, 10 giorni dopo il pareggio di Cesena Daniel Bertoni verrà colpito da epatite virale che lo terrà lontano dai campi per 5 mesi (rientrerà il 6 marzo 1983, proprio contro il Cesena al "Comunale"). La stagione si concluderà con un deludente 5° posto, ad un punto dall'Europa soffiata dal Verona di Bagnoli. Si vede che era destino...
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