ADLÌ, LA RIVOLUZIONE VERTICALE DELLA FIORENTINA
Un avvio come pochi si aspettavano, quello di Yacine Adli in maglia viola, sia per minutaggio che per qualità nelle prestazioni in campo. Il francese ha già segnato 2 gol, uno contro il "suo" Milan e uno ai The New Saints, ma soprattutto ha servito molti passaggi chiave nell’area avversaria, che hanno portato a numerose palle gol. La sensazione è che, se il centrocampista di origine algerina è in forma, la Fiorentina possa mettere in difficoltà chiunque. Ora, con il centrocampo viola messo alla prova da numerosi infortuni, il ruolo di Adli diventerà ancora più cruciale.
Diamo un po’ di numeri: il francese non è stato solo un uomo assist (3 assist in campionato finora, di cui due da calcio d'angolo, l'ultimo contro l'Hellas – numeri alla Biraghi, per intenderci – e uno su azione, per Bove contro la Roma), ma in questo scorcio di stagione si è distinto come il giocatore con più passaggi nella trequarti avversaria e più passaggi in area tra i viola. Mai passaggi banali o palle sprecate: Adli si è rivelato un giocatore fondamentale, che assieme a Beltran è uno dei principali artefici del gioco verticale che sta facendo risaltare anche Moise Kean.
Qualità uniche in termini di verticalità e pulizia di gioco che gli altri centrocampisti viola non possiedono allo stesso livello. Quello che forse manca all’ex Milan è la continuità di rendimento, come dimostrato nella sconfitta contro l’Apoel Nicosia in Conference League. Già contro il Como, però, il francese dovrà farsi trovare pronto, dato che il centrocampo viola è sotto pressione per via dei numerosi infortuni: sia Bove che Richardson sono rientrati dalle rispettive nazionali in anticipo per problemi fisici, Cataldi è fuori dai convocati dal match di Genova per un problema accusato contro la Roma, e Mandragora sta gradualmente ritrovando il ritmo partita dopo l’operazione al menisco. Per continuare a sognare già contro il Como, servirà il miglior Adli: un punto fermo del centrocampo di Raffaele Palladino.