AI PUNTI
E' un pareggio che può far bene, quello che i viola raccolgono all'Olimpico. Se poi si analizzano le sensazioni e le previsioni scure che si materializzavano alla vigilia c'è di che sentirsi sollevati dall'uno a uno di ieri. Anche perchè per la seconda volta la Fiorentina è capace di rimontare il gol di svantaggio e collezionare un punto. Era capitato a Ferrara nel secondo tempo contro la Spal, è andata più o meno così anche a Roma.
Dove la lucidità non sempre c'è stata, dove i cambiamenti sono stati di nuovo alla radice con un 3-4-1-2 finale con tanto di Saponara dietro a Babacar e Simeone, ma anche dove i viola hanno saputo ribattere a un primo tempo già visto in questa stagione. Buone ripartenze in velocità e disattenzioni assortite, dai rinvii di Sportiello al gol di De Vrij, sulle quali non sembrano arrivare i dovuti accorgimenti. Che sia stata soprattutto la Lazio a non chiudere la sfida, d'altronde, resta scritto tra le pieghe dei 90 minuti.
Nel mezzo c'è poi la discussione sul VAR il cui ruolo diventa determinante. Ma se la Lazio ha avuto di che lamentarsi ai viola arriva comunque una ricompensa per quanto discusso - molto - sia contro l'Inter che contro l'Atalanta. Insomma, per il momento la tecnologia toglie, la tecnologia dà, ferma restando la correttezza della decisione che manda Babacar sul dischetto. Per uno entrato a gara in corso, con tanto di ripetuti disturbi di stomaco, segnare quel rigore era tutt'altro che scontato.