AI VECCHI PROBLEMI
Sono i giorni delle riflessioni, delle parole, delle riunioni. Il mondo del calcio italiano è ancora alle prese con il dopo-Svezia e già questo basterebbe a dipingere in toni foschi le abitudini di questo paese. L'esercizio delle dimissioni resta lontano dalle teste dei protagonisti, e se Ventura è comunque destinato a lasciare Tavecchio si dice pronto a tirare avanti, magari giocandosi il jolly Ancelotti.
Da parte sua anche Pioli ha partecipato al coro di commenti, e si è augurato che un momento di difficoltà come quello attuale si possa uscire traendo nuove opportunità. Parole che però devono lasciare spazio all'altra abitudine del calcio, quella del campionato, delle sfide tra club e degli interessi diversi da piazza a piazza. Sotto questo profilo, per Pioli e la Fiorentina, la sosta non è stata certamente piacevole.
Sulle spalle dei viola ci sono due sconfitte consecutive, la prima delle quali a Crotone ancora più dolorosa. Nel mezzo anche qualche acciacco che tiene in forse non solo Badelj ma gli stessi lungodegenti Thereau e Laurini. Scelte da effettuare, un gioco da ritrovare o magari reinventare, e una trasferta a Ferrara contro la Spal da prendere con le molle. Con il caos Italia che prosegue, per Pioli e la sua squadra, adesso è tempo di tornare ai vecchi problemi.