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AL CENTRO

di Dimitri Conti

L'avevamo già detto dopo la partita molto particolare contro il Benevento: la sensazione che Riccardo Saponara stia trovando un'inattesa, a tratti e per alcuni forse anche insperata, forza dal tragico vuoto lasciato nel gruppo viola dallo scomparso capitano Astori, pare sempre più evidente. Anche ieri, nella partita che ha visto i viola espugnare il Grande Torino in extremis, l'ex trequartista dell'Empoli è risultato essere tra i migliori in campo. Nel primo tempo, soprattutto, si è rivelato una chiave tattica di difficile lettura per gli avversari in maglia granata.

Nel 4-3-1-2 che Pioli ha lanciato in queste due complicatissime settimane, il ruolo di Saponara è centrale, dato che dalla posizione di trequartista da lui occupata in campo gli permette di essere costantemente al centro della manovra. In particolare colpisce, e lo ha fatto con evidenza nella sfida vinta ieri, la capacità di dialogo che riesce a formare sull'asse con il regista basso Badelj: la grande qualità insita nei piedi dei due, tornando sulla partita in sé e per sé, ha mandato in crisi il sistema difensivo del Torino, ed in particolare ha messo spesso tra due fuochi Valdifiori, perennemente indeciso su quale dei due dovesse portare maggior pressione.

Sulla lunga distanza Saponara è andato un po' calando, ma è piuttosto normale per un giocatore che in questa stagione di fatto non ha svolto la preparazione ed ha lamentato numerosi guai fisici. Per sopperire a questo limite attuale, arriva ora un periodo che calza a pennello: data la sosta per le Nazionali, Pioli avrà due settimane piene per lavorare sull'aspetto fisico del giocatore e permettergli così di acquisire una forma fisica che possa far sì di vederlo sempre al centro del rilancio viola. Per novanta minuti, e oltre.