AL CENTRO DEL CAMBIAMENTO
Dopo la giornata di campionato appena trascorsa, il valore della gara contro il Bologna è quanto meno raddoppiato. Con il Catania dei miracoli che ha raggiunto i viola in classifica e con la possibilità comunque di tornare a meno due dalla zona Champions, la trasferta in terra emiliana diventa un nodo fondamentale per il resto della stagione della Fiorentina di Montella. Per affrontare questa partita, il tecnico viola ha guardato e riguardato tutti i video a disposizione sulla squadra di Pioli, decidendo di confermare l'assetto che poco più di una settimana fa ha asfaltato l'Inter di Stramaccioni.
In tutto questo la posizione più interessante e che ha aperto la porta di Handanovic contro i nerazzurri, è stata quella occupata da Stevan Jovetic. Punta centrale in attacco, ruolo che ha dichiarato apertamente di non amare, ma che a conti fatti lo ha fatto rendere al meglio. Una posizione importante non solo per il montenegrino, ma anche per tutto ciò che gli gira intorno, a partire da Adem Ljajic. Che il feeling tra i due sia sempre stato ottimo si vedeva anche nelle partite in cui la coppia non rendeva al massimo, ma con questo spazio aperto dai movimenti di Jo-Jo, la musica sembra diventata una melodia perfetta. Cuadrado è una specie di elastico sulla destra, pronto ad innescare la miccia che scoppia vicino all'area di rigore, con passaggi filtranti e conclusioni che prima o poi sono destinate a trasformarsi in valaghe di reti.
Il progetto di Montella è sempre stato questo. Rendere il trio di attaccanti, una bomba pronta ad esplodere in mezzo alla difesa avversaria, che si scambi continuamente con i centrocampisti senza dare punti di riferimento e mandando in confusione qualsiasi avversario incontri. Un cambiamento tattico doveroso, specialmente ripensando alla prevedibilità scaturita dal continuo utilizzo del 3-5-2, meccanico ed intuitivo, che ha dato la possibilità ai viola di essere subito in corsa con 18 giocatori nuovi, ma che adesso tutti gli avversari conoscono a memoria.