ALI E MEZZALI
In fondo alla settimana delle discussioni sul cambio modulo o meno, e sulle corrette disposizioni di alcuni singoli, c'era l'esame Udinese a certificare la bontà del lavoro di Pioli e del suo staff in allenamento. Già al fischio d'avvio una novità la si è vista: lo schieramento gigliato si poteva infatti identificare in un 4-3-3. Via il 4-2-3-1 utilizzato fino a qui, con Benassi arretrato a mezzala pura, suo ruolo naturale, al posto della posizione ibrida assunta invece nel corso di queste prime uscite. E in parte i risultati si sono visti subito.
Pur con un trequartista in meno a disposizione per il gioco offensivo, per il centrocampista ex Torino non si è presentato l'obbligo di dover aprire gli spazi in prima persona, potendo anzi sfruttare quelli già aperti dai movimenti degli attaccanti gigliati. Inoltre Benassi ha concretizzato tutto ciò con una buona prestazione atletica e tecnica, condita da tocchi precisi in zona ultimo passaggio, vedi l'occasione del palo colpito da Simeone.
Proprio lo stesso giocatore, intervistato sugli schermi televisivi nel corso dell'intervallo al Franchi durante la partita, ha confermato le sensazioni positive vissute in prima persona. "Oggi gioco più nel mio ruolo, quello di mezzala, ma io sono sempre a disposizione e questo lo dico sempre anche al mister", ha detto lui, rimandando alla gestione di Pioli l'obbligo di valorizzare una delle risorse tecniche maggiori nell'organico gigliato.