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ALIBI PERICOLOSI E MOTIVAZIONI A RISCHIO

di Pietro Lazzerini

Le voci sul possibile esonero di Montella sono durate non più di 40 minuti: dal triplice fischio della terza sconfitta consecutiva, alle parole di Commisso prima di lasciare il Franchi. Firenze attendeva con ansia il responso della riflessione post gara, inondando social e radio con l'hashtag #MontellaOut disatteso però dalla decisione del presidente e dei dirigenti. Avanti insieme. Adagio. E con la fiducia a tempo. Questa settimana sarà decisiva, con la Coppa Italia che ha acquistato ancora maggiore valore visti i recenti risultati, e la sfida di Torino per dimostrare che il ko col Lecce è frutto "della bellezza del calcio" come ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa.

Fatto sta che, nonostante la strenua autodifesa del tecnico, che parte dalle buone prestazioni precedenti al ko di Cagliari, se si considerano le partite disputate dalla Fiorentina dopo il ritorno di Montella a Firenze, i numeri sono impietosi. Ci possono essere mille attenuanti, ma quando dopo più di 20 partite, si contano solo 4 vittorie, qualcosa che non funziona nel "manico" della squadra c'è. L'allenatore ieri ha parlato di squadra che ha dato tutto e che non ha vinto soprattutto per sfortuna, ma è la terza sconfitta consecutiva, di cui due maturate contro squadre neopromosse. Se non si vogliono dare colpe tecnico-tattiche a Montella, si deve però considerare che forse una scossa potrebbe rimotivare uno spogliatoio che sembra essersi adagiato sull'anno di "transizione" sbandierato dal club fin dall'estate. Un alibi pericoloso che dovrebbe essere superato dalle motivazioni date dalla guida in panchina e che invece tarda pericolosamente a essere accantonato. 

Dopo le partite contro il Cittadella e il Torino, prima della fine dell'anno solare, ci saranno quelle contro Roma e Inter, non proprio due passeggiate di salute, soprattutto considerando quanto fatto con squadre "alla portata". La decisione di Commisso e dei dirigenti dovrà quindi essere presa con grande attenzione, partendo sì dal rapporto con l'allenatore attuale, ma anche analizzando i numeri del recente passato e il rendimento in campo dei giocatori. Un altro risultato negativo non potrebbe far altro che portare la Fiorentina al cambio in panchina. Sperando sempre che questo tipo di decisione, sia presa con le giuste tempistiche per farsi ulteriormente del male.