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ALL'ATTACCO

di Andrea Giannattasio

Cattiveria sotto porta. E molta più lucidità. Sono state queste le annotazioni che ieri Vincenzo Montella ha voluto fare a margine dell'amichevole a reti bianche contro il Verona. Due punti che sono stati maggiormente esaltati dalla solitudine di Jovetic, dall'assenza di El Hamdaoui e dalla cronica mancanza di una vera prima punta di riserva. O, perché no, titolare.

Del resto, però, le parole di qualche giorno fa del patròn Della Valle risuonano ancora nelle orecchie: nei prossimi giorni, massimo una decina, arriveranno altri tre-quattro innesti, pedine che andranno a completare finalmente lo scacchiere di Montella, che potrà così presentarsi ai nastri di partenza di domenica 26 agosto con una rosa al completo. Di certo, tra questi innesti vaticinati dal numero uno viola, ci dovranno essere due centrocampisti ed almeno una prima punta. Un bomber, un giocatore con il gol nel sangue. E con la giusta cattiveria.

Per questo nei prossimi giorni potrebbe muoversi qualcosa per quanto riguarda il reparto offensivo. I nomi di stretta attualità sono quelli di Chamakh, in esubero dall'Arsenal e seguito dalla Fiorentina fin dall'era Corvino, e Borriello, anch'egli ad un passo dal lasciare Roma dopo gli ultimi cinque mesi in bianconero, con cui ha conquistato lo scudetto. Più distante rimangono le candidature degli juventini Matri e Quagliarella, per i quali però - a meno di un clamoroso addio di Jovetic in direzione Torino - le trattative appaiono fin da adesso in salita.