.

ALLA FACCIA DEL RAGIONIERE

di Tommaso Bonan

Come detto, sarà senza dubbio la gara degli attacchi. E degli attaccanti. Da una parte il capocannoniere della Serie A Eder, affiancato dal "gemello del gol" Muriel, dall'altra la rivelazione del campionato Kalinic, con Ilicic che ha dimostrato di attraversare un periodo di forma, diciamo, sui generis. Gol e spettacolo in campo, dunque, per il bene del calcio... e della Fiorentina, che dal difficile campo di Marassi vorrebbe uscire con tre punti fondamentali per passare un'altra sosta del campionato in testa alla classifica.

Detto questo, poi, c'è la partita nella partita. Quella fra due tecnici così simili e così diversi allo stesso momento. Zenga ha già battuto Sousa 20 anni fa, quando da portiere della Samp superò 3-0 (a Torino) la Juventus che schierava per l'occasione il portoghese in mezzo al campo. Stasera, invece, si affrontano per la prima volta da allenatori, nel massimo campionato italiano, dopo un girovagare che ha portato entrambi ad accumulare esperienza (e vittorie) in Paesi spesso al di fuori del calcio di primo piano.

Uno stimolo in più anche per Zenga, per dimostrare al suo Presidente Massimo Ferrero che la scelta di puntare su di lui, in estate, è stata quella giusta. Già, quel Ferrero che, a dire il vero, per la panchina blucerchiata del post-Mihajlovic aveva inseguito a lungo proprio Paulo Sousa, prima che il portoghese approdasse alla Fiorentina. L'incontro fra i due, qualche mese fa, non andò a buon fine, con il patron della Samp che – una volta arrivata l'ufficialità con la Fiorentina – qualche giorno dopo disse: "Professa un calcio che a me non piace. E allora l'ho lasciato ai viola. Hanno perso Montella, il meglio del mondo, e hanno preso un ragioniere". Difficile dire veramente come sia andata (o forse no), ma certo è che, dopo il primato in classifica arrivato dopo decenni, i record della difesa, dell'attacco, le medie voto incredibili dei giocatori, l'esplosione degli acquisti estivi e le ampie prospettive per il futuro, a Firenze probabilmente l'esclamazione che va più di moda in questo periodo è : "Alla faccia del ragioniere".