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ALLARME DIFESA

di Tommaso Loreto

Ricomincia da dove aveva lasciato la Fiorentina. Ed è in particolare la manovra difensiva a regalare qualche allarmismo di troppo nella serata di fine luglio al “Franchi”. Roncaglia a destra rifinisce l'assist per Bongonda che, senza la marcatura di Tomovic, segna sotto la Fiesole il gol del vantaggio del Celta Vigo. Basterà questa azione a consegnare la vittoria agli spagnoli. E' necessario ripartire da qui, e dalla sofferenza mostrata dalla retroguardia viola, per inquadrare l'amichevole di ieri davanti a oltre tredicimila fiorentini arrivati allo stadio. 

Sousa continua a sperimentare il 4-3-3, ma sostanzialmente la squadra che scende in campo è quella della passata stagione con l'unica eccezione di Federico Chiesa che si prende il posto di Badelj accanto a Borja e Vecino. Nel tridente Ilicic e Zarate agiscono esterni rispetto a Rossi schierato da prima punta. Eppure, a parte un avvio promettente, la Fiorentina costruisce poco, anzi alla lunga s'incarta nel possesso palla. E gli spagnoli, che corrono di più, sfondano a destra con Roncaglia e a sinistra con Bongonda. I due, non a caso, sono protagonisti del gol. 

Niente di nuovo, un po' come osservare Zarate tra i migliori. L'argentino ha già ampiamente dimostrato, a Moena, di stare bene di gambe e di testa, e la traversa che fa tremare in chiusura di primo tempo conferma il valore in vista della prossima stagione. Sarà utile eccome Zarate, tanto più se la Fiorentina dovesse palesare ulteriori incertezze nell'impostazione, troppo spesso ridotta a sterile possesso palla dal centrocampo a tre di ieri sera nel quale Borja si è ritrovato a muoversi da regista davanti alla difesa.

Da domandarsi, allora, quali alternative potranno esserci in mezzo rispetto ai tre titolari (Borja, Badelj e Vecino) e soprattutto in una difesa che, almeno ieri sera, al di là dei problemi di Tomovic e delle disattenzioni di Astori, non ha trovato troppe certezze nemmeno in Lezzerini. Se sul primo gol il portiere viola ha relative responsabilità è nelle uscite (e in qualche respinta centrale) che emerge più di una preoccupazione aspettando che si delinei il dualismo tra Tatarusanu e Dragowski.

Per i viola matura così la seconda sconfitta consecutiva dell'estate, anche se nel finale Sousa fa giocare tutti e torna anche al 3-4-2-1 con tanto di prima apparizione al Franchi per i giovani Hagi e Toledo. Niente di irreparabile, certamente, ma comunque indicazioni da tenere di conto e sviluppare nel ritiro austriaco che comincerà oggi pomeriggio. Con Bayern Leverkusen e Schalke 04 sarà bene lasciarsi alle spalle le amnesie espresse con Cesena e Celta, e metterci un filo di testa (e di gambe) in più.