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ALLARME DIFESA: I NUMERI CHE PREOCCUPANO ITALIANO

di Alessandro Di Nardo

"Vedere una vasca al posto del canestro", un modo di dire utilizzato nel mondo del basket per sottolineare alcuni momenti di onnipotenza cestistica in cui le normali percentuali sono stravolte e tutti i tiri a canestro sembrano entrare. Mutuando questo termine al mondo del calcio, possiamo dire che in queste prime settimane di stagione gli avversari della Fiorentina stiano vedendo una portaerei al posto di una porta, da calcio.

Massimo risultato col minimo sforzo: questo è quanto emerge se analizziamo quanto prodotto dalle tre avversarie affrontate finora dai viola. Genoa, Rapid Vienna e Lecce hanno realizzato 4 reti su 5 conclusioni in porta, un dato che straccia tutte le proiezioni possibili dei match analyst e attiva un primo campanello d'allarme: lo ha detto Vincenzo Italiano durante la conferenza post-partita, lo gridano i numeri, la Fiorentina subisce gol praticamente ad ogni azione pericolosa subita.

Un problema quasi endemico che i viola si portano dietro dalla scorsa stagione dove, in rapporto tra tiri subiti e reti incassate Terracciano ed i suoi erano quelli che avevano fatto peggio in Serie A. "Colpa" dei portieri ma non solo: l'estrema passività di una linea difensiva che anche ieri (soprattutto in occasione del 2-2 del Lecce con Krstovic) sembrava nel bel mezzo di una partita di lupo mangiaghiaccio facilita il compito agli attaccanti avversari. Lo si è visto in parte a Genova, dove il Grifone raccolto più di quanto prodotto -una rete con Biraschi, a partita comunque archiviata, a fronte del dato di 0,70 xG, ovvero la statistica avanzata che calcola i gol previsti a secondo del numero e del tipo di conclusioni prese da una squadra-; stessa cosa a Vienna (un gol incassato contro lo 0.70 xG fatto registrare dal Rapid) e, in maniera ancora più evidente, ieri col Lecce (due reti prese contro le 0,49 "previste).


Il campione di partite è certamente limitato per tradurre questa tendenza in un problema persistente; certo è che se allarghiamo lo sguardo al finale della scorsa stagione, per trovare l'ultima gara chiusa con un clean sheet dai viola dobbiamo tornare a metà maggio, in un match casalingo vinto per 2-0 contro l'Udinese. Da lì sono arrivate 9 gare in cui, prima Cerofolini eTerracciano e ieri Christensen, hanno sempre subito gol. Numeri, dati e analisi che sicuramente anche Italiano ed il suo staff staranno prendendo in considerazione, magari per suggerire a Barone e Pradé un'accelerata in questi ultimi giorni di mercato per puntellare ulteriormente una difesa in evidente difficoltà e a corto di risorse.