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ALMENO UNO SFORZO LUI SE LO MERITA MA ANCHE NOI

di Sonia Anichini

Prestito secco, prestito con diritto di riscatto, prestito con obbligo di riscatto, prestito simpatico (ti aiuto dandoti un calciatore che non mi serve), prestito dispettoso (prima di dare un uomo a Corvino…lo mando all’Atalanta!). Fra il serio e il faceto, questa storia dei prestiti è diventata un tormentone estivo legato alle sorti del calciomercato e delle varie campagne acquisti. Una volta si usava dirlo per la canzone che accompagnava le nostre torride giornate, dallo storico Vamos a la playa al più recente Despacito, ma questi sono motivi musicali che rallegravano le vacanze al mare mentre il calcio ci fa poco ridere, almeno sul versante viola.

La storiella che dura tanto tempo che ci stiamo portando dietro è quella legata a Marko Pjaca (ma in precedenza c’è stato Pasalic) e ad un nulla di fatto, fino a questo momento, che sente però con preoccupazione scandire il countdown dell’inizio del campionato. Fare affari con la Juventus mi mette un po’ di apprensione vedendomi sempre pendere sulla testa la spada di Damocle o meglio di Chiesa e la voglia dei gobbi di metterci le mani sopra ma, se nel mondo non c’è altro esterno di Pjaca, vediamo di trovare questo accordo possibilmente qualche minuto prima di Sampdoria Fiorentina.

Dico subito che chi veste ed ha vestito la maglia a strisce più odiosa del mondo (calcistico si intende), non mi piace a prescindere perché sono molto  faziosa e fiorentina, ma sentire che questo ragazzo vuole venire in tutti i modi a Firenze rischia di commuovermi. Non so quali allettanti prospettive possa avergli offerto Corvino, non so se gli ha detto che qui grandi ingaggi non si pagano, non si gioca in Europa e nemmeno per la vetta della classifica ma in fondo non mi pare che il ragazzo possa pretendere troppo visto che alla Juve non ha spazio. Il fatto comunque che sia lui che il suo procuratore continuino ad esternare la voglia di venire a Firenze è, senza dubbio, un punto a suo favore. Non c’entra niente la passione per i nostri colori, ma l’opportunità per lui e per noi di sfruttare al meglio questa opportunità.

Se consideriamo che la settimana scorsa abbiamo assistito alla manfrina di Gerson e alla sua fuga da Firenze, vedere qualcuno che “lotta” per vestire la maglia viola ci solleva lo spirito. Nel frattempo mi auguro che il brasiliano abbia potuto apprezzare le bellezze della nostra città, che sono immense anche senza E.L., dopo avere “disprezzato” quelle del Lille e del Frosinone e si metta a lavorare intensamente per questo campionato secco in viola.

Per tornare però al croato, le cui sorti sono probabilmente legate ad un altro suo connazionale e cioè Rebic e la percentuale della recompra che potrebbe arrivare nelle casse della Fiorentina, vorrei che arrivasse da solo o meglio senza Sturaro che la Juve ci vuole propinare per 15 milioni. Se si deve spendere facciamolo per chi veramente vogliamo noi, senza trovarci altri “operai” del centrocampo (senza offesa per nessuno) stile Dabo, Sanchez o Cristoforo. E’ che purtroppo il verbo spendere, e possibilmente bene, è sempre più di difficile coniugazione dalle nostre parti e qualcosa di più ce lo meritiamo proprio.

La Signora in viola