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ALTRO CHE EUROPA, RIDIMENSIONATI E UMILIATI

di Sonia Anichini

Menomale che la Fiorentina gioca meglio con le squadre importanti, altrimenti non so con quale risultato poteva finire la partita contro la Roma! Mi sono illusa, nella prima mezzora, che potesse essere una serata positiva ma la realtà è arrivata tutta insieme portando alla ribalta tutte le nostre carenze.

Bruttissima la prestazione e non riesco a salvare nessuno dalla figuraccia che ci hanno fatto fare. Sotto l’aspetto fisico e mentale la Fiorentina ha avuto la consistenza della carta velina e si è accartocciata da sola con i suoi errori e la sua inconsistenza emotiva e motivazionale.

Che la Roma fosse una squadra molto forte lo sapevamo, e la classifica lo dimostra, ma calarsi le braghe senza nessuna reazione è molto grave. In settimana Astori ha parlato della dimensione della nostra squadra, delle deficienze sul mercato dello scorso anno, del fatto che per crescere bisogna investire e la gara contro i giallorossi ha riportato prepotentemente alla ribalta tutti questi problemi e la pochezza di questo gruppo. 

Chi doveva scrollare i compagni e spronarli a dare di più? Nessuno ha le caratteristiche del leader e chi lo dovrebbe essere, per età ed esperienza, forse sta già pensando ad un futuro lontano da Firenze.

C’è un calciatore che può cambiare le sorti di una partita? Nessuno, visto che anche i ragazzi (Chiesa, Bernardeschi e Babacar) sono affondati nel mare dell’apatia e del niente assoluto. Resto sconcertata nel sentire, da parte di Sousa, che Baba ha giocato la sua migliore partita, ma forse io non mi intendo di calcio.

Quattro gol fanno troppo male e devo confessare che quando è entrato in campo Totti ho pensato ad una infamante “manita” vista la familiarità del Pupone con le reti viola. Abbiamo inoltre portato anche Fazio fra i beneficiari del primo gol in campionato che concediamo spesso come regalia.

Per come ha giocato ieri la Viola in difesa, poteva segnare chiunque! Sanchez si è ricordato che non è un difensore, Astori si sta adeguando al peggio e Gonzalo non fa rimpiangere la mancanza del rinnovo del contratto. E’ anche vero che il centrocampo non ha aiutato per niente in nessuna fase, sia essa difensiva che offensiva e non c’è stato verso di creare un’azione da gol verso la porta romanista. Il trio delle meraviglie (Valero, Badelj e Vecino) è ormai un lontano ricordo per motivi diversi che vanno dalla condizione fisica alla voglia di cambiare aria. Una disfatta completa!

Altro che Europa, qui siamo arrivati al capolinea e ci sarà bisogno di una rivoluzione sostanziosa per cambiare rotta. Ma esiste questa volontà? Alla società interessa svoltare e provare a vincere qualcosa non solo a parole? Firenze è stufa di essere presa in giro.

 

La Signora in viola