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ALZARE L'ASTICELLA, NELL'EMERGENZA

di Iacopo Barlotti

Vincenzo Montella oggi non si è nascosto. "Il terzo posto? Siamo in corsa, le prossime due partite saranno decisive in termini di classifica, ma noi ci crediamo" ha detto il tecnico viola, noncurante dei 7 punti di distacco dal Napoli. La Fiorentina giocherà contro Milan e Sampdoria, il Napoli contro Catania e Juventus. Poi per entrambe la lunga lotta a distanza proseguirà sull'onda di una partita a settimana, fino al (terzo) scontro diretto in programma sabato 3 marzo: e lì in palio ci sarà la Coppa Italia.

Una bella sfida, insomma, quella del tecnico viola: alzare l'asticella ed ammettere di essere in corsa Champions proprio nella settimana del nuovo infortunio di Mario Gomez. Perché quella di domani col Milan sarà una gara importante per tastare le ambizioni di una squadra, di un gruppo, che continua a perdere pezzi ma che non molla mai e riesce a restare in corsa per gli obiettivi più ambiziosi. Tanto che i punti in classifica, dopo 29 giornate, sono gli stessi dello scorso anno. Domani col Milan, tanto per fare un esempio, la lista degli indisponibili è (al solito) lunga: Gomez, Rossi, Vargas, Pizarro, Anderson, perfino Compper. Quasi una cinquantina di milioni di euro, per dirla in cifre, visto che i primi tre la Fiorentina li ha pagati ben 42 milioni.

Montella, in tutto questo, dovrebbe ripartire da un 4-3-3 in cui l'asse portante sarà costituito da Gonzalo Rodriguez, Aquilani, Matri. Ma la Fiorentina conta soprattutto di ritrovare le geometrie di Borja Valero (un po' sottotono a Napoli) e l'estro di Cuadrado (che potrebbe essere schierato ancora sulla fascia sinistra). E se in difesa ci saranno Tomovic, Gonzalo, Savic e Pasqual, a centrocampo il dubbio fra Mati Fernandez e il grande ex Ambrosini resta vivo. Davanti, l'altro ballottaggio vede Ilicic in leggero vantaggio su Joaquin. Ma le ultime scelte, magari, Montella le farà solo domani. Quando i viola - come sempre - torneranno in campo per una sgambata mattutina.