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AMRABAT NON SI MUOVE, ZURKO E BENASSI SÌ. INDICAZIONI DI PRADÈ

di Giacomo A. Galassi

Per chi è abituato alle parole di Daniele Pradè non c'è niente di nuovo in ciò che il direttore sportivo della Fiorentina ha detto ai microfoni in zona mista dopo la prima amichevole di questo dicembre giocata e vinta contro l'Arezzo. In entrata respinte tutte le ipotesi paventate negli ultimi giorni, con Sabiri e Pereyra rispediti al mittente dal dirigente che ha ripescato il grande classico "mai cercato" utile in tutte le stagioni, anche se in passato qualche giocatore mai cercato a Firenze, alla fine, ci è arrivato.

Anche perché il campo ha detto che Italiano è sempre più focalizzato sul 4-2-3-1 (nonostante le assenze di Bonaventura e Barak si è puntato comunque sul modulo utilizzato nelle ultime partite ufficiali di novembre) e la sensazione resta che un giocatore offensivo alla fine di gennaio possa arrivare davvero.

In uscita decisamente qualche indicazione in più. Un po' perché che Benassi voglia una soluzione che gli dia la possibilità di giocare non è certo un mistero e Pradè l'ha confermato, un po' perché in campo l'ex Torino ha dimostrato di saperci ancora stare e con ottimi risultati vista la tripletta. Così come anche la situazione Zurkowski va monitorata con attenzione con il giocatore che ha manifestato a più riprese la sua scarsa contentezza di restare ancora a Firenze.

Questo a differenza di Amrabat sul quale il dirigente gigliato è stato chiaro e categorico: "Ce lo teniamo stretto". Big di Premier e Serie A avvisate, con il Marocchino che intanto continua ad incantare in Qatar e si sta prendendo le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo volando agli ottavi del Mondiale.