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ANCORA FURBETTI IN CAMPO, CHE CHIESA PENSI ALLA VENDETTA

di Sonia Anichini

Sembra strano come vedere una partita di Champions mi abbia fatto venire in mente la Fiorentina e non per vecchi incontri da lei giocati, che purtroppo risalgono ormai ad un’epoca lontana, ma per un episodio che, ad effetto domino, avalla la mia teoria che nel calcio le opinioni cambiano a seconda degli interpreti. Avete visto il rigore concesso al Napoli contro il Liverpool? Non so se i partenopei si allenano anche in piscina ma Callejon ha ripetuto un tuffo, in stile Mertens al Franchi, nella gara di C.L. al San Paolo. Sarà un vizio ma il bello è che gli arbitri, italiani e non, abboccano e loro furbetti si prendono i vantaggi del caso. Ci si può incavolare quanto vogliamo ma VAR o non VAR il calcio e gli svarioni continuano imperterriti a far parte di questo gioco.

Lo sport del tuffatore torna prepotentemente di moda, oltre che per il suddetto episodio, anche perché la Fiorentina ritrova sulla sua strada il signor Gasperini che lo scorso anno fece partire una vera e propria crociata contro Chiesa e le sue simulazioni. Fu data così tanta risonanza a quell’episodio che a Bergamo, nella partita di ritorno del campionato, Federico fu fischiato ed insultato dall’inizio alla fine. La sconfitta non arrivò certo per quel motivo, ma il film che aveva diretto l’allenatore bergamasco ha avuto il suo lieto fine. Da allora, purtroppo, il numero 25 viola non è ancora riuscito a vendicarsi di questo trattamento e mi auguro con tutto il cuore che già domenica si possa rendere quello che abbiamo subito.

Lo stesso Montella dopo la gara contro il Napoli, ancora furioso per quanto successo in campo, ha ribadito che è l’ora di finirla di dare di cascatore a Chiesa. Spesso, in questo inizio di campionato, mi sono chiesta dove ha la testa Chiesa e perché non riesca a ritrovare la verve e il sorriso. In una situazione come quella che andremo ad affrontare contro la Dea, io mi impegnerei allo spasimo per metterlo “in tasca” a colui che ha gettato fango sulla mia reputazione. Se poi lui non ci riesce, spero che sia la squadra tutta a regalarci una vittoria, difficile perché l’avversario è sempre tosto anche se strapazzato in Europa dalla vistosa batosta contro la Dinamo Zagabria. I tre punti ci mancano da troppo tempo e bisogna dare un seguito importante a quanto visto contro la Juventus. Vietato assolutamente fare come a Genova, dove i bei segnali lanciati contro i partenopei si persero in una sconfitta deprimente.

Fare punti serve alla classifica e al nostro futuro perché diversamente si rischierebbe di incrinare quell’atmosfera gioiosa che si vive a Firenze confermata dalle belle parole di Caceres ieri alla presentazione, “l’entusiasmo per ora è la cosa più bella che abbiamo”. Metterlo al servizio del gioco, della consapevolezza, dell’autostima per portare avanti la Viola è cosa buona e giusta.

La Signora in viola