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ANCORA SENZA SOFY: QUANTO PESA L'ASSENZA DEL MAROCCHINO

di Andrea Giannattasio

Ancora una volta senza il frangiflutti del centrocampo. Ma allo stesso tempo, senza l'uomo a cui di solito è affidata ogni tipo di impostazione tattica. Quella di questa sera all'Arechi sarà l'ennesima partita in cui Vincenzo Italiano dovrà fare a meno di Sofyan Amrabat, rimasto vittima di un colpo ricevuto durante l'ultima sfida di campionato contro la Sampdoria dal quale il marocchino non ha ancora recuperato al 100%. Meglio dunque non rischiare (specie perché il mese di maggio mette in calendario ben otto partite in 26 giorni, tra cui due semifinali di Conference League e la finale di Coppa Italia) e permettere all'ex Verona di recuperare al meglio per poter essere al top della forma non tanto per la gara di domenica a Napoli quando per quella dell'11 maggio al Franchi contro il Basilea.

A conti fatti però quello odierno di Amrabat è l'ennesimo forfait che priverà il tecnico viola del suo cervello pensante a centrocampo. Per la quarta volta nelle ultime otto gare (dopo aver marcato visita contro Spezia, Atalanta e Lech Poznan, in questi casi prima per squalifica e poi per problemi alla schiena), il marocchino sarà costretto a restare ai box e i freschi precedenti della Fiorentina senza il numero 34 non inducono a pensare troppo positivo: nelle tre gare già citate, i viola infatti non hanno mai vinto (due pareggi e un ko contro i polacchi) mentre volendo allargare il discorso a tutta la stagione nelle sette partite in cui il mediano - o per indisponibilità o per scelta tecnica - non ha potuto giocare il bilancio delle gare giocate da Biraghi e compagni parla di due vittorie, cinque pareggi e una sconfitta. A testimonianza di quanto i muscoli e il cervello di Amrabat spostino gli equilibri all'interno della rosa.