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ANCORA UN: "BASTA!"

di Andrea Giannattasio

Un triennio davvero da dimenticare. C’è da scommettere che Cesare Prandelli si ricorderà di questo fosco periodo davvero a lungo. Una finale persa (in modo assai pesante) contro la Spagna campione di tutto agli Europei dopo una cavalcata destinata ad entrare nella storia della Nazionale italiana, quattro mesi in Turchia sulla panchina del Galatasaray dove in rapida sequenza sono arrivati, oltre al ko all’esordio in Supercoppa, sei vittorie, due pareggi e ben otto sconfitte oltre all’eliminazione alla fase a gironi in Champions League (più, in compenso, una buona uscita di circa 3 milioni di euro per lui ed il suo staff a seguito della rescissione di contratto) ed infine tre mesi in Spagna, al timone di un già disastrato Valencia relegato al 14° posto col quale il tecnico di Orzinuovi ha messo insieme quattro ko, tre pari ed appena un solo successo, portando la squadra al terzultimo posto della Liga. Più una miriade di polemiche con gran parte dello spogliatoio e la sensazione che questo 2016, per l’ex tecnico della Fiorentina, si debba chiudere davvero alla svelta.

Anche stavolta, dunque, Cesare Prandelli ha detto basta. Nel pomeriggio di oggi infatti, l’ex ct azzurro ha presentato le dimissioni al club di proprietà del magnate di Singapore Peter Lim, al quale peraltro il tecnico avrebbe di recente richiesto cinque acquisti di età superiore ai 26 anni, salvo però ricevere come risposta un secco "no”. Il tutto a causa dei problemi finanziari del club, che hanno portato i “taronges” nel corso di questi ultimi anni ad abbandonare in modo definitivo le posizioni più prestigiose della Liga (simbolo di questa inarrestabile decadenza è il nuovo stadio - il Nou Mestalla - realizzato soltanto a metà che campeggia da anni come un fantasma in uno dei più bei quartieri nord di Valencia) e a navigare nelle insicure acque della parte destra della classifica. Prandelli, dunque, a partire dai prossimi giorni tornerà nella sua Firenze, con la speranza di poter ricominciare al più presto una nuova, stimolante avventura. Che tra le tante ipotesi potrebbe comprendere anche un ritorno sulla panchina viola. L’unica che, a conti fatti, è riuscita a regalare le gioie più belle all’allenatore lombardo nel corso della sua carriera, tanto da farlo entrare a pieno titolo nella top-11 della Fiorentina di tutti i tempi votata dai tifosi in occasione del 90° compleanno del club.