.

ANDAMENTO LENTO

di Tommaso Loreto

E' tornato a essere un campionato assai combattuto, quello italiano, ma sul fronte del mercato resta lontano anni luce dalle iperboli europee. I numeri spagnoli, o inglesi, per non parlare degli investimenti parigini fanno impallidire le cifre della Serie A, dove lo stesso mercato invernale è partito come minimo con il freno a mano tirato. 

Si dirà che da sempre le trattative di gennaio si concentrano più o o meno nell'ultima settimana, eppure anche spostando lo sguardo dalla Firenze calcistica al momento la fanno da padrone soltanto le suggestioni più esotiche, con buona pace di reali trattative. Quelle che puntano nomi altisonanti, ma per i quali molte società italiane non hanno le risorse necessarie. 

L'Inter di Spalletti che a nervi tesi risponde alle domande sul mercato passa da un'ipotesi all'altra anelando il prestito giusto che soddisfi i paletti del fair play finanziario. Il Napoli che si divide tra Deulofeu e Verdi deve comunque far i conti con una rosa che resta ampia a fronte delle scelte di Sarri. Per non parlare del Milan, o della Roma, che prima di tutto al momento hanno bisogno di risultati dal campo. 

Anche intorno ai viola non è chiarissimo il quadro che si andrà componendo, con Bologna, Atalanta e Chievo alla finestra e con l'Udinese più propensa a ricevere offerte che non a spedirle. Di certo c'è che anche Corvino non stringerà i tempi delle uscite (Maxi Olivera e Sanchez) e di conseguenza nemmeno quelli delle entrate. Un po' per tutti, di questi tempi, sembra che soprattutto la fretta sia la prima cattiva consigliera.