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ANNO NUOVO, VECCHIA MUSICA

di Redazione FV
Fonte: To.Lo.
Stefano Borgi

Evidentemente, almeno per oggi, sarebbero dovuti bastare i titoli regalati dal presidente operativo Mario Cognigni nell'intervista pubblicata da “Stadio”. Perchè a rileggere la conferenza stampa di Corvino e Rossi c'è di che domandarsi cosa sia cambiato negli ultimi anni. I lunghi interventi del diesse, di fatto, ricalcano in pieno i consueti fiumi di parole spesi sul mercato e sulla squadra che, si diceva, doveva essere rifondata per dare vita a un nuovo ciclo. 

Corvino, del resto, non spiega come mai quel ciclo tanto atteso non sia stato ancora aperto. Né perchè oggi la Fiorentina continui a portarsi dietro il peso di errori e scelte fatte nel passato, andando peraltro contro quella rivoluzione sbandierata dopo la partenza di Prandelli. Perchè, in pratica, se ne sono andati Frey e Mutu praticamente gratis? Perchè alla partenza di Gilardino potrebbe non corrispondere un innesto in attacco? Perchè Montolivo, allora, aspetterà giugno per andarsene e non l'ha fatto subito dopo aver fatto intendere di non rinnovare. E soprattutto perchè la Fiorentina non sembra più disposta a sostituire un “big” con un giocatore dello stesso calibro?

Nel mezzo anche le parole, coraggiose, di Delio Rossi. Il primo a far intendere che Gilardino voleva andarsene. Si dirà che, ancora una volta, chi non ha voluto credere al progetto viola è stato semplicemente accontentato, ma mentre cresce la lista dei “partentidiminuisce l'appeal della Fiorentina. Che vede dissiparsi il patrimonio tecnico di poco tempo fa a favore di squadre che,  come il Genoa, almeno fino a qualche anno fa, osservavano la Fiorentina in Champions cercando di prenderne esempio.

Domande alle quali Corvino non risponde, incluse quelle che dovrebbero riguardare il futuro del club. Su quest'ultime questioni, però, è anche giusto sottolineare che non dovrebbe spettare a un dirigente tracciare il futuro della propria società, bensì ai proprietari. Ed ecco perchè, al termine di quasi 2 ore di conferenza, resta la solita, amara, sensazione di una cortina di nebbia intorno al futuro.

Quella semplice chiarezza che basterebbe a far capire cosa attendersi dal futuro, occasioni di mercato a parte (per la verità piuttosto rare nelle ultime campagne acquisti) ancora una volta, non è stata fatta. E mentre lo scetticismo della piazza si allarga a macchia d'olio resta irrisolto un altro aspetto, forse il più inquietante. A Novara, domenica, Delio Rossi potrà contare su un altro attaccante oltre a Jovetic o no? Perchè la Fiorentina potrà ancora pensare all'Europa, ma di certo la classifica racconta bene altro.