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ANNUS HORRIBILIS

di Marco Gori

Non vogliamo passare per dei menagrami. E se il Responsabile dell’Area Tecnica della Fiorentina è soprannominato “il corvo” non è certo perché sia un uccellaccio del malaugurio. Ma quelle sue parole pronunciate a inizio stagione –questo sarà un anno pericoloso- risuonano sempre più nella nostra mente. E, invece che fare gli scongiuri, dovremmo analizzare quella che si sta rivelando una perla di saggezza. Dieci punti dalla capolista, sei dal fanalino di coda, cinque punti dalla zona Champions e quattro da quella per non retrocedere. Questa la posizione dei viola in classifica alla luce dei risultati odierni, con Palermo, Sampdoria, Genoa, Udinese e Chievo che sorpassano i viola, e Bologna e Parma che si avvicinano pericolosamente. Sarà questa la dimensione dei viola in questo campionato? Ci sarebbe quasi da sperarlo, alla luce dei due impegni “terribili” che attendono la squadra di Mihajlovic nelle prossime giornate. E soprattutto alla luce dell’infortunio occorso ad Adrian Mutu. L’ultimo di una serie troppo lunga. “Fattore S”? Riguardo al primo aspetto, sicuramente no. La Fiorentina, non dimentichiamolo, al di là delle varie difficoltà incontrate, non ha saputo sfruttare un calendario finora decisamente favorevole. E anche sul secondo iniziamo a nutrire qualche dubbio. E’ vero che la media degli infortuni è in crescita per quanto riguarda tutta la Serie A, ma in casa viola si stanno battendo tutti i record, non solo per quanto riguarda la quantità ma anche per la varietà degli stessi. E se Corvino dal Sudamerica riflette sui possibili nuovi innesti, qualcuno, forse, dovrebbe riflettere su degli stop che, forse, si potevano evitare.