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ANTOGNONI, DAINELLI, PEZZELLA: ORA IL RISCHIO È DI PERDERE TRE CAPITANI IN UN COLPO SOLO

di Andrea Giannattasio

Il rischio concreto è che l’estate viola 2021 possa passare alla storia come quella in cui la Fiorentina ha congedato tre dei suoi capitani più importanti. Uno, in assoluto, detentore del grado di bandiera per antonomasia, l’Unico 10 che alla fama, ai trofei delle società del nord e ai soldi ha sempre preferito l’affetto della gente e l’amore verso una città - Firenze - che non lo ha mai tradito (Antognoni). Gli altri sono stati leader più o meno determinanti nel recente passato ma in ogni caso hanno scritto pagine di storia importanti dentro e fuori dal campo, in momenti che sono stati sia di euforia che di disperazione (Dainelli e Pezzella). Tutto questo, però, potrebbe finire nel giro di poche settimane.

Analizzando il capitolo societario, la partenza dell’ex direttore tecnico appare ormai certa visto che dopo che la Fiorentina aveva proposto a Dainelli di passare dal ruolo di dirigente alla panchina degli Under-15 la risposta dell’ex difensore (che a breve prenderà la qualifica di direttore sportivo ed è entrato per questo nel mirino del Chievo) è stata “no, grazie”. Baluardo dell’era Prandelli e del primo rilancio dell’era Della Valle, Dainelli ha vestito la maglia viola in ben 171 gare, restando dal 2005 al 2010 capitano di uno spogliatoio che ha giocato le ultime edizioni di Champions League e ha fatto davvero sognare in grande.

Fiato sospeso anche sul conto di Giancarlo Antognoni, la cui permanenza all’interno dei quadri societari viola è tutta ancora da scrivere: dopo quattro anni nel ruolo di club manager (posizione che gli aveva ritagliato la famiglia Della Valle nel 2017), la proposta che l’attuale dirigenza ha formulato all’Unico 10 è quella di occuparsi di settore giovanile e scouting (con un ruolo di rappresentanza e, di conseguenza, uno stipendio che sarebbero fortemente rivisti). Le parti torneranno ad aggiornarsi ma è chiaro che per una proprietà italo-americana, che solo da pochi anni ha imparato a conoscere Firenze, perdere Antognoni (a Firenze per quindici anni e capitano viola dal 1976 al 1987) sarebbe un duro colpo da digerire.

Chiusura con Pezzella, il vero capitano ancora con la fascia al braccio che chiama stavolta in ballo aspetti di campo: il feeling tra l’argentino e la società (ma anche con una notevole parte del tifo) non sembra esserci più da un anno (fin da quando l’estate scorsa il difensore aveva meditato l’addio chiedendo di essere ceduto al Milan in prestito) e solo Gattuso, non appena si sarà insediato in via definitiva, potrà sciogliere i dubbi sulla permanenza o meno del numero 20, che ha chiesto già oggi garanzie di impiego. La sensazione è che l’addio sia molto probabile e che la fascia (non più con i colori dei quartieri di Firenze e i simboli di Astori) dovrà passare a qualcun altro.


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