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«PARLIAMO DI COSE REALI»

di Andrea Giannattasio

Montella aveva già affrontato l'argomento Milan in sala stampa alla vigilia della gara contro l'Udinese e non aveva avuto problemi a liquidarlo così: ''Non scherziamo, parliamo di cose reali''. Mai parole furono più azzeccate. Perché se pure è vero che nel recente passato la società rossonera, in pieno marasma sportivo e dirigenziale, ha tentato di contattare l'aeroplanino proponendogli la panchina del Diavolo nella prossima stagione, al momento la risposta ricevuta è stata un secco "no grazie". No ad un progetto tecnico che ad oggi si rispecchia in un anonimo ottavo posto, no ad una squadra allo sfascio pressoché da rifondare nei suoi elementi più importanti, no - soprattutto - ad una dirigenza che anche pochi giorni fa ha dimostrato di voler mettere a tutti i costi bocca nelle scelte del proprio allenatore (chiedere, per conferma, a Seedorf e Montolivo): un comportamento che Montella non potrebbe mai accettare.

Insomma, un'offerta spacchettata, richiusa e rispedita subito al mittente. Montella, per adesso, vede solo Firenze e con la testa è già proiettato da mesi alla prossima stagione, quando potrà finalmente preparare un'annata tra campionato ed Europa con tutti gli effettivi del gruppo e con in più i frutti degli investimenti sul mercato che la Fiorentina coglierà in estate. Dai rientri di Babacar e Bernardeschi fino al famoso centrale di esperienza internazionale che Firenze attende da anni con ansia, passando magari per un nuovo colpo a centrocampo. A sigillo di tutto questo, un contratto sottoscritto fino al 2017 (con opzione anche per l'anno successivo) che già da agosto scorso ha blindato a doppia mandata il cartellino di Montella a Firenze. Il futuro di Vincenzo è in viola.