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APERTURE IMPROVVISE

di Enrico Mocenni

Da ormai tre anni a questa parte a Firenze si fa un gran parlare di nuove strutture e progetti innovativi. E in particolare il riferimento non puo' che andare alla ben nota Cittadella Viola e al nuovo stadio. Progetti ambiziosi (specie il primo) e mai realizzati, che in questi anni sono stati al centro di mille polemiche tra società, comune di Firenze e istituzioni varie. Da qualche tempo però, complice forse l'entusiasmo per l'inaugurazione del nuovo mini centro sportivo, si è tornati a parlare con una certa frequenza del tanto famigerato nuovo stadio. In particolare il Comune di Firenze è sembrato essere, con il passare dei giorni e delle esternazioni, sempre più convinto della possibilità di aprire un nuovo dialogo con la società gigliata. E non solo. Lo stesso sindaco Renzi si è dimostrato inoltre più propositivo e possibilista anche in merito all'individuazione di alcune aree di proprietà comunale (la Mercafir su tutte) atte all'eventuale costruzione della nuova struttura. Un convinzione dunque crescente, che pare aver cominciato a fare breccia anche nei pensieri della proprietà gigliata, e in primis in quelli di Andrea Della Valle. Proprio il patron viola infatti, nel corso del tour all'interno del centro sportivo lo scorso sabato, si era detto favorevole a valutare alcune soluzioni, qualora fossero presentate e giudicate interessanti. Un'apertura al dialogo bipartisan che dunque rilancia prepotentemente le quotazioni di poter vedere realizzato un giorno il tanto agognato nuovo stadio. Due prove che di fatto non fanno un indizio, ma che vanno a sommarsi al comunicato emesso quest'oggi dalla società in merito agli ottant'anni dell'Artemio Franchi. Un comunicato apparso in mattinata dall'incipit quantomeno intrigante, "Franchi: 80 anni di emozioni ma non basta più", che non può che far emergere una domanda spontanea nel microcosmo viola: "Cosa avranno voluto dire???"