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APPUNTAMENTO CON LA STORIA

di Andrea Giannattasio

Non ha proprio voglia di fermare la sua fame di vittorie, Vincenzo Italiano. Se contro il Sivasspor il tecnico ha centrato il suo 100° successo da quando allena tra i professionisti e due giorni fa, a Cremona, ha assaporato per la seconda volta in stagione il gusto di esultare per cinque gare di fila al fischio finale, è chiaro che adesso l’appetito venga mangiando. Di questo ne è convinto lo stesso tecnico, che nel post partita dello Zini aveva mostrato di avere già le idee chiare su come affrontare i prossimi due appuntamenti prima della sosta di fine marzo. Ovvero di petto e con la forza delle idee di un calcio brillante e ritrovato: “Sono certo che con la giusta mentalità questa striscia di vittorie potrà proseguire” ha commentato dopo lo 0-2 di domenica.

In casa viola nessuno vuole dirlo ad alta voce (onde evitare, da un lato, di attirarsi la sfortuna e, dall’altro, di sembrare troppo presuntuosi) eppure l’obiettivo che la squadra si è data nello spogliatoio dopo il blitz con la Cremonese è quello di vincere anche le prossime due partite in calendario, ovvero quella contro il Sivasspor giovedì in Conference League - match che mette in palio il passaggio del turno ai quarti di finale - e quella contro il Lecce, domenica in Serie A. Il sogno, dunque, è passare da cinque a sette tronfi per chiudere al meglio marzo, ovvero quello che sembra sempre più avere tutti i contorni del mese della riscossa definitiva della Fiorentina.

Il focus è già proiettato al match di dopodomani in Turchia, una sfida non facile per tante componenti di natura ambientale (climatica e folkloristica). Già, però, arrivare a toccare quota sei vittorie di fila sarebbe un record dell’era Commisso: l’ultima volta che la Fiorentina ci è riuscita è stato infatti tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile del 2018, ovvero nei mesi a cavallo tra la tragica scomparsa di Davide Astori: in quel triste periodo arrivarono in sequenza le affermazioni su Chievo (precedente alla morte del capitano, che in quel match mise a referto l’assist per il gol decisivo di Biraghi), Benevento, Torino, Crotone, Udinese e Roma. A cinque anni di distanza, i viola sono determinati a scrivere una storia nuova. E stavolta col sorriso.