APRIPISTA
Il ritorno in campo della Bundesliga nella seconda metà di maggio segna una tappa fondamentale negli scenari europei. Inutile nascondere il peso della massima serie tedesca rispetto ad altri tornei che, come in Olanda o in Belgio, hanno deciso di fermarsi. E se la scelta francese di sfilarsi dalla corsa alla ripresa della Ligue 1, con tanto di titolo assegnato al Paris Saint Germain, sembrava segnare il primo punto a favore di chi non vuol tornare in campo la decisione comunicata dalla Cancelliera Merkel segna come minimo un pareggio se non direttamente uno di quei gol in trasferta dal valore duplice.
Le prime reazioni spagnole, dal mondo della Liga, lo confermano. Di certo nel nostro Paese, dove adesso la scenografia è nuovamente cambiata a giudicare dagli ultimi interventi del Ministro Spadafora, in tanti aspettavano le decisioni in arrivo dal centro Europa, fosse solo per provare a seguire una strada autorevole già tracciata. Mentre questi saranno i giorni dedicati al confronto tra la FIGC e il Comitato Scientifico sul protocollo da attuare anche per la ripresa degli allenamenti collettivi, il Governo non può far molto altro se non prendere tempo, semplicemente perchè per fornire previsioni è ancora presto.
In attesa che anche in casa viola filtrino i primi risultati dei tamponi effettuati nella giornata di ieri, resta allora da interrogarsi su come affrontare nuovi casi di positività. Il contagio di un calciatore evidenziato dai tamponi sul Torino dà adito a dubbi, certo, ma solo in ottica futura perchè ancora le squadre non si sono radunate. Se anche sotto questo profilo l'idea fosse quella di seguire la Germania non resterebbe altro se non isolare il singolo, pur con tutti il rischi del caso. Anche di questo, allora, ci sarà da dibattere prossimamente, in un secondo momento,. Posto che oggi come oggi il campionato italiano sembra tornare lentamente a un'idea di ripresa messa in discussione soltanto qualche giorno fa.