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AQUILANI, IL FALSO MITO DELL'U18 E UN VICE SPECIALE: COSÌ LA VIOLA HA VINTO

di Andrea Giannattasio

“Sono venuto qui per trasmettervi tutta la mia esperienza”. L’avventura di Alberto Aquilani sulla panchina della Primavera a fine luglio è iniziata con una frase di questo tipo. Voce pacata, zero voglia di fare lo spaccone (nonostante una carriera e un palmares di tutto rispetto da calciatore, quasi sempre ad altissimi livelli) ma semmai tanta buona volontà per partire subito con il piede giusto. Ed in effetti il Principino ci è riuscito più che bene, ottenendo un successo strameritato in Coppa Italia e dimostrando che quello passato alla guida dell’Under-18 era stato solo un periodo nero passeggero. E ormai del tutto archiviato.

Una specifica però su quei sei mesi così negativi (nove partite, sette ko e due pareggi) va fatta: Aquilani - che era alle prese con la sua primissima esperienza da allenatore - si è trovato ad allenare ogni giorno tra i cinque e i sette ragazzi al massimo, visto che poi le convocazioni della domenica erano fatte sulla base di quelli che non giocavano in Primavera o in Under-17: le riserve delle riserve, dunque. Il risultato? Lo spogliatoio è sempre stato frammentato, le motivazioni della squadra erano sotto i piedi e, soprattutto, l’allenatore non è mai riuscito a dare una sua impronta tattica. Non è del resto andata poi così meglio a Buso, l’uomo che ha preso il suo posto quando Aquilani è stato promosso in prima squadra al fianco di Iachini. 

Il cambio di passo in Primavera invece si è visto eccome: tanta solidità difensiva (merito soprattutto della leadership del neo-capitano Dutu e dell’esperienza di Dalle Mura) e soprattutto grande ordine tattico, grazie alle belle scoperte di Bianco e soprattutto del 2003 Krastev, lanciato dal 1’ ieri in finale di Coppa e risultato tra i migliori in campo. Un plauso, in tal senso, va fatto anche allo storico vice prima di Guidi e poi di Bigica (e ieri secondo di Aquilani), ovvero Paolo Riela: mago della fase difensiva, il match analyst della prima squadra è stato “prestato” in questi mesi di nuovo al settore giovanile e ha dato il suo contributo nella vittoria di ieri. Adesso, per lui, si riaprono con merito le porte del centro sportivo Astori.