ARIA DI DERBY
Questa sera, ore 20.45, sarà un'occasione buona per vedere il difensore viola Nikola Milenkovic, che tutti sta stupendo per continuità e costanza di rendimento con la maglia della Fiorentina, alle prese con un ulteriore esame di maturità che può così rappresentare uno step di crescita aggiuntivo nella sua ancora giovane, ma apparentemente destinata ad essere brillante, carriera. La sua Serbia è chiamata a giocare in casa del Montenegro, nella capitale Podgorica: non solo la partita è di per sé speciale perché la prima volta contro gli ex fratelli - i due stati, è bene ricordarlo, fino al 2006 ne componevano uno solo - ma c'è anche l'elemento aggiuntivo della classifica. Nel gruppo 4 di Lega C le due squadre corrono appaiate a quota 4 punti in cima alla classifica, e la chance per prendere le distanze dai rivali potrebbe essere già ghiotta. Ci sarà aria di derby, e per giunta in trasferta.
Non soltanto in campo, ma anche sugli spalti. Come noto Mourinho, o chi per lui in rappresentanza del Manchester United, sarà presente sugli spalti ad assistere alle gesta del giovane serbo, che ha un po' ovunque estimatori di grosso calibro. Uno di questi, e si torna al tema derby, viene dalla stessa città, ed è il Manchester City di Guardiola. Il tecnico, secondo quanto si apprende, è rimasto conquistato dalla sicurezza mostrata da Milenkovic nella gestione del pallone in uscita, aspetto fondamentale nella visione calcistica del Pep, e - aspetto non secondario - anche dalla duttilità di ruolo da lui mostrata. Un'ambivalenza peraltro vissuta e gestita benissimo, anche a livello mediatico, da un ragazzo giovane ma dalle sembianze di un veterano. Chiedere per ulteriori referenze al padre del suo compagno Giovanni Simeone, il Cholo, per il quale tutto sommato avere il serbo nel suo Atletico non sarebbe un dispiacere. Anzi: in estate i Colchoneros hanno provato un assalto di mercato, respinto, sul difensore.
Per il momento la Fiorentina si limita a godere della sua scoperta, arrivata a Firenze per la cifra non banale - perlomeno per un calciatore sul cui conto circolavano ancora poche informazioni - di 5 milioni di euro. Ma che oggi vale già almeno otto volte tanto. E che stasera avrà un qualcosa di simile ad un derby ad attenderlo. Non sarà toccato da particolare timore, potete giurarci, anche perché con questo tipo di partite ha una certa confidenza pregressa. Per capirsi, basti citare il gol che decise la stra-cittadina della finale di Coppa di Serbia tra il suo Partizan e la Stella Rossa. Parliamo di un tipo che la tensione, generalmente, la prende a testate.