ASPETTANDO GODOT...
Aspettando Godot, fino a qualche tempo fa, era un'espressione che riguardava da vicino Alessandro Del Piero. Tramutandola in viola, oggi, toccherà ad Adrian Mutu. Ancora qualche ora e capiremo. E' passato un bel po' di tempo, e una discreta quantità di titoli sui giornali, da quando Pantaleo Corvino, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Felipe Melo, rese pubblica la forte richiesta di ritocco dell'ingaggio arrivata dal procuratore di Adrian Mutu. Una richiesta che mal si sposava con il tetto ingaggi della Fiorentina e con le sue regole. Da allora, a piccoli passi, il riavvicinamento. Prima le parole dal ritiro della Romania nel corso degli europei. Poi le dichiarazioni di Alessandro Moggi che faceva intendere come fra il "fenomeno" e la Fiorentina non esistesse nessun problema. Infine, ventiquattr'ore fa, il contatto. Il giocatore che torna in ritiro, saluta la squadra, abbraccia tecnico e direttore sportivo. Poi una nottata in albergo insieme alla squadra e, chissà, forse anche qualche dialogo con lo stesso Corvino. La posizione, però, è sempre la stessa. Ancora tre anni di contratto, nessuna fretta di firmare, e quell'articolo 17 che fa pensare. Soprattutto in vista del prossimo anno. Oggi Mutu si siederà di fronte ai microfoni e di fronte a tanti giornalisti che, di sicuro, gli chiederanno che cosa è successo. Che fine hanno fatto quelle dichiarazioni d'amore che mettevano in disparte qualsiasi aspetto economico e tantomeno monetario. Che cosa è accaduto? Perchè a un tratto, Adrian Mutu ha richiesto il ritocco? E ancora, perchè non accettare il rinnovo, come faranno Frey e Gamberini, per rilanciare ancora una volta la ferma convinzione nel progetto Fiorentina del quale lui stesso è parte integrante? Ancora qualche ora e tutte le risposte, sarà lui stesso a fornirle.