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ASTORI, LA SOCIETÀ HA CAPITO I DIFETTI DELL'ANNO SCORSO

di Lorenzo Di Benedetto, Pietro Lazzerini e Dimitri Conti

Seconda conferenza stampa da Moena per la Fiorentina con Davide Astori protagonista del pomeriggio viola. Il difensore gigliato è il secondo giocatore che risponde ai giornalisti presenti dopo Borja Valero. 

Sulla difesa corta: "La società ha capito qualche piccolo difetto dell'anno scorso a livello numerico e quindi non c'è bisogno di ribadirlo in conferenza". 

Sul ritiro 'strano': "All'inizio è importante ritrovare la forma fisica singolarmente. Il non lavorare con tutta la squadra all'inizio non è così importante. I giovani ci aiutano a lavorare numericamente a livello difensivo".

Sul primo ritiro con Paulo Sousa: "Ci sono differenze che avevo però visto anche durante l'anno. Ha un metodo meno italiano. E' un lavoro che ti porta subito a una certa freschezza atletica. Abbiamo lasciato da parte i 1000 metri che si facevano in passato. Lo staff parlano tante lingue, anche l'inglese. Ci capiamo". 

Sulla mancata convocazione azzurra: "Grande delusione immediata perché era il coronamento di un obiettivo che qualsiasi giocatore vuole ottenere. Ci sono arrivato molto vicino in una stagione in cui pensavo di essermela meritata. Le vacanze mi hanno aiutato a dimenticare e ho fatto il tifo per i miei compagni". 

Su Giuseppe Rossi: "La cosa che mancava a Beppe non era la fiducia di qualcuno ma la sua personale. Dopo gli infortuni non era facile tornare ai livelli in cui è adesso. E' partito molto carico ed è pronto ad affrontare ogni obiettivo". 

Su che campionato si aspetta: "Le squadre davanti sono molto più forti e noi dovremo essere bravi a non far percepire alla gente il gap che ci separa dalle altre squadre. I tifosi hanno sognato e poi sono rimasti delusi insieme a noi. Avremo la stessa voglia di vincere tutte le partite". 

Sul ruolo all'interno dello spogliatoio: "La conferenza di Pasqual mi ha fatto molto piacere perché è un grande calciatore e una grande persona. Sono parole che danno un po' di responsabilità e mi rende orgoglioso aver fatto capire cosa posso dare anche a un solo compagno di squadra. Sono un giocatore a cui piace la responsabilità e a cui piace vivere le cose belle e le cose brutte". 

Termina qui la conferenza stampa di Davide Astori.