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ATTRITI E CONSEGUENZE

di Tommaso Loreto

Un calo che si è fatto sempre più evidente nelle ultime 4 giornate, più o meno nel corso di tutto il mese di marzo con tre pareggi e una sconfitta, ma anche una serie di problematiche che partono da lontano. Analizzare il momento della Fiorentina non è semplice anche per questo motivo, perché il calo attuale (al di là del calo fisico e mentale della squadra) è comunque figlio di un momento in cui i rapporti tra le parti (società e tecnico in questo caso) si sono fatti come minimo tesi.

La chiusura del mercato di gennaio, d'altronde, ha lasciato pesanti ripercussioni nel rapporto tra Sousa e la Fiorentina. In effetti, a caldo subito dopo la chiusura delle trattative, il portoghese aveva espresso tutte le sue remore, mentre qualche giorno più tardi era stata la stessa proprietà ad aver fatto chiaramente intendere di non aver gradito le esternazioni di Sousa, in sala stampa, al momento di commentare i rinforzi arrivati a gennaio.

Uno strappo che solo il tempo dirà se è stato o meno decisivo, ma che al solito rientra nel solco del passato viola. Perchè di momenti così, nella storia recente, se ne sono già vissuti. Come quando a Prandelli fu consigliato di guardarsi intorno poco prima di una gara a Genova (e anche in quel caso non mancavano le voci sulle eventuali pretendenti) o come quando, con i dirigenti viola che festeggiavano alla Leopolda, partirono comunicati su comunicati tra la società e Vincenzo Montella.

O, ancora, come quando non fu gradita troppo, all'interno della società, l'apertura alla stampa in merito alla trattativa sempre più definita di Mario Gomez. Che le distanze tra Fiorentina e Bayern Monaco fossero ormai ai minimi, del resto, fu notizia filtrata, proprio mentre un'altra anima societaria non gradiva il ritrovarsi una città intera a chiedere e sperare che potesse arrivare il centravanti tedesco. Le conseguenze si sono poi rivelate poco piacevoli, in questo caso, anche nella squadra mercato. La quale, per inciso, qualche mese più tardi si sarebbe divisa nella scelta tra Ocampos e Salah in un'anticipazione del successivo caso Mammana.

Tutti attriti dai quali sono poi nati ulteriori problematiche. Perchè quei due tecnici in bilico hanno poi lasciato la guida tecnica di fronte all'ultimo scalino da salire per raggiungere le grandi, e perchè nella stessa dirigenza, dopo l'affaire Gomez, non è stato più troppo semplice individuare e gestire la catena decisionale. E perchè le stesse conseguenze che oggi la Fiorentina e i suoi tifosi stanno vivendo sono comunque figlie di una chiusura di mercato che ha decisamente allontanato (in un senso o nell'altro) Paulo Sousa e la Fiorentina.