.

"AUGURI A..." Batistuta: ma quanto varrebbe oggi?

di Stefano Borgi

Toni, Larrondo, El Hamdaoui. E poi Denis, Pinilla, Quagliarella, Rolando Bianchi... sette personaggi (ma potevamo aggiungerne altri) che tutti insieme non farebbero un solo Batistuta. Già proprio lui... Il “Re Leone”, Bati-Gol, il più grande centravanti che la storia viola ricordi. Guarda caso, quello che manca alla Fiorentina di Montella. Più di un vice Pizarro, più di un favore arbitrale, più di uno sceicco grullo e spendaccione. E del resto alla Fiorentina è sempre mancato qualcosa, altrimenti come si spiegherebbero (ad esempio) due miseri scudetti? E poi l'onta del fallimento, la C2, calciopoli. E a proposito di scudetti: come spiegare 9 anni di Batistuta a Firenze senza cucirsi addosso il tricolore? Senza sublimare degnamente 243 presenze, 152 reti, un titolo di capocannoniere, la sensazione che con lui in campo tutto era possibile. E poi ci chiediamo, quanto varrebbe oggi Batistuta? 40, 50, 80... 100 milioni? Rispondiamo noi: Batistuta varrebbe più di Cavani e non meno di Messi. Batistuta vincerebbe il pallone d'oro, la scarpa d'oro, avrebbe Raiola come procuratore. Batistuta avrebbe e sarebbe di tutto, di più. Ah, scusate... perchè proprio oggi parliamo di Gabriel? Perchè oggi Batistuta compie i suoi primi 44 anni. A lui va l'amore e la gratitudine dei tifosi, a lui vanno gli auguri della redazione di Firenzeviola.it.

Gabriel Batistuta nasce il 1 febbraio 1969 a Reconquista, in Argentina, nei pressi di Santa Fè. Abbiamo ancora negli occhi la locandina del più noto quotidiano cittadino che recitava: "Che colpo, Batistuta alla Fiorentina". Era la mattina del 14 giugno 1991 e Vittorio Cecchi Gori (parlandone da sobrio) aveva messo a segno quello che possiamo considerare il colpo del decennio, del ventennio, forse il più grande di tutta la storia viola. Da quel giorno passarono 9 stagioni col giglio sul petto (dal 91-92 al 99-2000) costellate da 152 reti in 243 presenze in serie A, più 16 in 26 partite nell'anno disgraziato della serie B (93-94). Gabriel fu capocannoniere del campionato 94-95 con 26 reti, quando stabilì il nuovo record di segnature consecutive (13) nelle prime 11 giornate di campionato. Alla fine della sua esperienza in riva all'Arno, Batistuta risulterà il miglior marcatore della storia della Fiorentina spodestando il mitico Kurt Hamrin di un solo gol (152 contro 151). Curioso il destino che aveva accompagnato il "Re Leone" alla corte di Cecchi Gori: si racconta che la Fiorentina avesse già acquistato il fantasista Diego La Torre (sempre del Boca Juniors, come Batistuta) quando il prode Vittorio, osservando il suo nuovo acquisto mentre giocava in coppa America, fu colpito da tale Gabriel Batistuta, che ebbe l'effetto devastante di un tornado, del colpo di fulmine. Al che il figlio di "Marione" alzò il telefono e dette ordine di comprare subito quel biondo centravanti dalla tecnica incerta ma, allo stesso tempo, impressionante per vigoria fisica. Cominciò così la storia di Batistuta a Firenze, da ruota di scorta a stella di prima grandezza. Potremmo andare avanti ore ed ore, pagine e pagine a raccontare e scrivere di uno dei più grossi centravanti dell'era moderna, certamente il più grande dell'ottuagenaria storia gigliata, assimilabile per valore (seppur con diverse caratteristiche) ai vari Van Basten, Gerd Muller, Uwe Seeler... Chiudiamo ricordando qualche prodezza sparsa.

9 febbraio 1992: la prima tripletta con la maglia viola in un Foggia-Fiorentina 3-3.
15 febbraio 1996: un'altra tripletta, quella contro l'Inter nella semifinale di coppa Italia vinta per 3-1 (ed a riguardo concedetemi un parere personale...in quella partita ammirammo il Batistuta più forte di sempre).
25 agosto 1996: al grido di "Irina te amo", Bati-gol regalò la supercoppa italiana a tutta la firenze viola battendo a San Siro il Milan per 2-1 con una fantastica doppietta.                                                                                                                                                      10 aprile 1997: il gol con il quale zittì il "Nou Camp" di Barcellona nella semifinale di Coppa delle Coppe, una saetta da fuori area che piegò le mani del portiere "blaugrana" Vitor Bahia.

27 ottobre 1999: il ruggito di Wembley quando sgretolò il fortissimo Arsenal per un immagine ancora indelebile negli occhi e nei cuori dei tifosi viola.
Questo era Gabriel Batistuta, ma abbiamo il sospetto che sia stato molto, molto di più...


www.stefanoborgi.it
I primi 110 gol di Batistuta


Il "Re Leone", da 111 a 207 gol