"AUGURI A..." D.Bertoni, all'ombra della tribuna...
Per Daniel Bertoni, il "puntero", 57 anni portati bene (anche se con qualche chilo di troppo) certamente trascorsi da protagonista. Sempre e comunque. Innanzitutto buon compleanno (Daniel nasce a Bahia Blanca il 14 marzo 1955), e auguri al primo straniero che vestì la maglia viola dopo la riapertura delle frontiere. Successe nel 1980 e dal Siviglia arrivò un'ala destra, campione del mondo con l'Argentina nel 1978, intrisa di tecnica, agilità, furbizia... e classe, tanta classe, annacquata dall'idolenza tipica del sudamericano medio. Ecco spiegato il nostro titolo (un pò ridanciano in verità) che fotografa una condizione tipica che Bertoni assumeva nelle partite casalinghe della Fiorentina. Capitava di sovente che la squadra viola si presentasse in vantaggio a metà ripresa, comunque col risultato in cassaforte, intenta a gestire il risultato. "Non tocca di certo a me..." pensava Daniel, "ci sono i difensori, i centrocampisti per questo..." proseguiva, e allora vedevi il campione argentino ripiegare sulla fascia sotto la tribuna, nel cono d'ombra che si creava grazie alla pensilina prospiciente al campo. E lì, Daniel, trovava il 90' accennando qualche scatto, qualche spunto, senza dannarsi l'anima più di tanto. La potremmo chiamare: "un posto all'ombra", soap-opera progenitrice dell'attuale "un posto al sole" in programma su Rai 3. L'importante per lui era godere di quel refrigerio a dispetto dei compagni che correvano e sudavano. Lo salvava, agli occhi dei tifosi, la naturale simpatia, quel modo un pò ruffiano di esultare (corsa sotto la curva, maglia tirata sù verso la bocca, e bacio accademico sul giglio), il sorriso sempre stampato sulle labbra. Non ultimo un certo fascino che lo rendeva irresistibile al pubblico femminile. E poi Daniel sapeva giocare al calcio, ideale passepartout per scardinare qualsiasi cuore viola. Memorabile il suo primo gol con la Fiorentina (tra l'altro il primo in assoluto di uno straniero dopo la riapertura delle frontiere) realizzato contro il Catanzaro, il 28 settembre 1980, con una punizione a "foglia morta". Memorabile la sua doppietta alla Juventus il 27 novembre 1983 in un 3-3 passato alla storia, memorabile il suo gol (non c'entra la Fiorentina, ma lo citiamo lo stesso) nella finale Argentina-Olanda '78 che fissò il 3-1 definitivo ed il titolo mondiale per la squadra di Menotti e Passarella. Daniel Bertoni oggi fa l'osservatore in patria per alcune società argentine, conserva un gran ricordo della sua esperienza a Firenze (in tutto 97 presenze e 27 gol in serie A), a lui va l'augurio di tutta la redazione di Firenzeviola.it.