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"AUGURI A..." Mondonico, di professione tifoso viola

di Stefano Borgi

Emiliano Mondonico è sopratutto un tifoso viola. Certo la carriera direbbe altro: calciatore di indubbio talento (genio e sregolatezza, ipse dixit...) allenatore di grande rendimento. Emiliano Mondonico ha diretto squadre come Atalanta, Cremonese, Torino e Albinoleffe (tutte in due riprese, per lui non vale il detto sui cavalli di ritorno), e poi Como, Napoli, Cosenza e Novara, l'ultima esperienza vissuta nel campionato scorso. Abbiamo lasciato per ultima la Fiorentina, certi che la favola in riva all'Arno della stagione 2003-2004 sia stata per “Mondo” quella più gratificante, la realizzazione di un sogno. Il sogno di un tifoso che, in possesso della tessera numero 1 del viola club “Sette Bello”, guida la squadra del cuore alla promozione in serie A. Parliamo di una promozione miracolosa, ottenuta nello spareggio contro il Perugia, che restituì a Firenze gloria, giustizia e dignità.

Mondonico, però, non solo ha allenato parecchio ma ha anche vinto parecchio. A parte il già citato torneo cadetto col giglio sul petto, ricordiamo una coppa Italia col Torino nel '93, 1 Mitropa Cup sempre con i granata nel '91, quindi 5 promozioni dalla B alla A (due con l'Atalanta, 1 ciascuno con Fiorentina, Cremonese e Torino). Emiliano ha anche perduto una finale di coppa Italia con i nerazzurri bergamaschi, proprio contro la “sua” Fiorentina. Successe nel 1996 e vogliamo credere che, quella volta, non gli dispiacque più di tanto. Per la par-condicio citiamo anche il punto più alto della sua carriera di allenatore, la finale Uefa perduta ancora col Torino (l'altro grande amore di “Mondo”) contro l'Ajax nel 92'. Fu una doppia finale a suo modo storica, perduta senza essere mai sconfitti, con la fotografia indelebile di Mondonico che, all'ennesimo errore arbitrale subìto, brandisce una sedia quasi a dire: “alla prossima che mi fai...” Scherzi a parte Emiliano Mondonico era (anzi, lo è tuttora) un sanguigno, un passionale, certamente un trascinatore. Uno degli allenatori che, da sempre, ha saputo leggere meglio le partite. Propugnatore del calcio all'Italiana, non vendeva fumo, né false promesse: le sue squadre erano solide, quadrate, equilibrate ma attenzione... mai monotone, mai noiose. Insomma, Emiliano Mondonico, a dispetto di qualche problemuccio fisico (eufemismo, ma “Mondo” ora sta bene!) resta una figura di riferimento nel panorama calcistico italiano, pur alla considerevole età di 66 anni.

Già, che sbadati... Eravamo così presi a tessere le lodi di Emiliano che ci siamo dimenticati del suo compleanno. O meglio, lo abbiamo lasciato per ultimo, così...per fargli una sorpresa. Oggi 9 marzo 2013, infatti, Emiliano Mondonico compie 66 anni (nasce a Rivolta d'Adda nel 1947). E allora... auguri mister. Se la Fiorentina è quella di oggi, lo dobbiamo anche a lei.