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AUGURI DDV, MAI COME OGGI

di Tommaso Loreto

Cominciamo dal passaggio obbligato, fosse solo per poter ricevere la massima attenzione. Oggi è il compleanno di Diego Della Valle, imprenditore di spessore internazionale, diventato famoso nel settore delle calzature e successivamente cresciuto a dismisura in altri ambiti imprenditoriali italiani. Dalle ristrutturazioni storiche del Colosseo (o Pompei) alle nuove linee ferroviarie, DDV è di fatto uno degli uomini più potenti, ed influenti, del paese. Senza contare le disponibilità accumulate nel tempo, tanto da finire nella lista dei "Paperoni" del globo. Un ruolo di grande prestigio ed enorme pressione, anche a livello d'impegno professionale, che di fatto ha reso sempre più difficile la gestione del club di famiglia, la Fiorentina.

Da qui, anche per altre note vicende, l'addio a quel ruolo di Patron che, almeno ufficiosamente, testimoniava il fatto che, comunque, ci fosse sempre un'ultima parola per qualsiasi scelta societaria, appunto quella di DDV. Un ruolo che, si diceva, avrebbe poi rivestito Andrea Della Valle (del resto quello di presidente operativo è stato assegnato a Mario Cognigni) in una sorta di ritorno al vertice dopo l'addio alla carica presidenziale. Ad oggi, le ultime dichiarazioni di Andrea Della Valle risalgono al dopo gara di Fiorentina-Roma. Era il 5 dicembre. Per quanto riguarda DDV, invece, tutto è rimasto fermo al "Tavolo della pace" e alla battaglia dialettica legata a Calciopoli, ma non evidentemente connessa all'immediato futuro che attende la Fiorentina.

In questo scenario, però, al di là del silenzio da parte dei proprietari del club gigliato, a inquietare di più (in particolare i tifosi) è la nebbia che persiste sulle prossime mosse della Fiorentina. Ieri sia il responsabile delle comunicazioni Teotino, che il club manager Guerini hanno dato la sensazione di trovarsi a rispondere a domande su Gilardino senza ben troppo sapere quali saranno le scelte operate da Corvino a cominciare da gennaio. Dallo spogliatoio, intanto, filtra la tranquillità di Rossi che, eventualmente, vedrebbe Jovetic come prima punta, tanto da spostare l'obiettivo del mercato su un attaccante che possa avere più doti da jolly che non da bomber (leggi Pinilla). Lo stesso Corvino, infine, non può parlare, fosse solo perchè glielo impone il mercato.

In assenza di guide o dritte chiare (l'ultima conferenza stampa della società fu quella di Cognigni, sotto Natale, nella quale si parlò di mercato inesistente in entrata ) ci permettiamo di girare a Diego Della Valle (ma anche al fratello Andrea) un disperato messaggio. E ne approfittiamo camuffandolo da semplice augurio di "Buon compleanno", ma arricchendolo al tempo stesso di un ulteriore augurio. Quello che DDV, e lo stesso ADV, possano tornare presto a tirare le fila del loro club, prendendo in mano le decisioni operative e soprattutto spiegando (per primi, e con la massima chiarezza) che cosa si aspetta dal futuro la loro Fiorentina. Sviluppi urbanisitici e possibilità di crescita nelle strutture inclusa (con l'aiuto, ovviamente, del Comune che sull'area Mercafir si è detto più che possibilista) D'altro canto, a tutti gli effetti, l'attuale Fiorentina è proprietà loro.

O almeno la società che ne porta il nome, visto che ad una visione più romantica corrisponderebbe la cosiddetta Fiorentina di Firenze. Perchè non c'è dubbio che quella che oggi,  e per la verità da un sacco di mesi, sembra ondeggiare in mezzo a una burrasca di dubbi (e di voci sulle partenze successive a quella, praticamente già avvenuta, di Gilardino) resti prima di tutto anche la Fiorentina dei fiorentini. E questo rapporto ha assoluto bisogno di essere recuperato, per evitare di ritrovarsi in poco più di diecimila alla prossima gara interna dei viola. Auguri DDV, ma ci permetta di segnalarle che, mai come oggi, ci sarebbe bisogno della sua presenza, e di quella di suo fratello Andrea, a Firenze.