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AUTUNNO CALDO

di Pietro Lazzerini

Dopo settimane di dubbi e dopo le date ufficiali della possibile ripresa, ecco che la Federazione ha svelato anche le date del prossimo calciomercato, che per una volta non potrà essere chiamato "estivo". I termini per i tesseramenti è fissato dal 1° settembre al 5 ottobre, spostando così i rumors e le trattative in pieno autunno. Cosa cambia? Probabilmente niente, anche perché i veri cambiamenti per le società, gli agenti e i calciatori saranno dovuti dalle perdite causate dal Covid-19, non certo da qualche giorno in più o in meno per concludere gli affari. Anche perché lo sanno tutti come va a finire, il mercato inizierà esattamente nel momento in cui finirà la stagione, il dettaglio di poter depositare i contratti prima o dopo è solo un dettaglio

Dunque non ci saranno vantaggi o svantaggi per la Fiorentina, che tra l'altro gran parte del proprio mercato forse lo ha già portato avanti nello scorso gennaio. Sì perché in pochi club potranno dire di avere in rosa due potenziali titolari come Amrabat e Kouamé ancor prima che le danze comincino. Commisso si è lamentato di aver speso di più di quanto non avrebbe fatto ma sa benissimo di aver comunque messo a segno due colpi che gli altri ancora non hanno chiuso. Pradè poi è l'uomo degli ultimi giorni, un dirigente a cui piace correre sul filo del rasoio. Anche se il mercato fosse durato sei mesi, avrebbe concluso i migliori affari a pochi minuti dal gong. Non un gran che per gli allenatori forse, ma l'importante è raggiungere gli obiettivi. 

La Fiorentina intanto ha ripreso anche ad allacciare rapporti con club e agenti proprio con l'intento di iniziare a scaldare i motori come un diesel. Con Rugani ci sono stati i primi approcci. Indirettamente sono arrivati sondaggi anche per Belotti, che nonostante le smentite è un obiettivo. Difficilissimo, ma pur sempre un obiettivo. Qualche chiacchiera informale con Borja Valero, telefonate in amicizia che chissà, potrebbero trasformarsi in altro prima o dopo. Senza scordare Vertonghen, altro obiettivo molto difficile da raggiungere ma che svela le ambizioni di Commisso. Fosse per lui investirebbe subito 100 milioni se questo significasse poter avere la certezza di vincere subito o comunque di entrare in Champions League. 

Ciò non vuol dire che non potrà succedere. Molto dipenderà anche dalle prossime settimane, quando si deciderà il futuro di Iachini oltre che delle strategie di mercato. L'idea è quella di puntare subito al massimo e quindi se questo significherà spendere, i milioni non resteranno chiusi in cassaforte. Lo stadio è al centro dei pensieri del proprietario viola, che però non ha mai perso di vista l'obiettivo sportivo, cosa che in passato qualcuno aveva dimenticato. Da questo ripartiranno le trattative. Anche quella per la conferma o l'addio di Chiesa. Ma questa è un'altra storia.