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BABA D'ORO, CHE ROCCIA SANCHEZ. DELUDE CRISTOFORO

di Andrea Giannattasio

TATARUSANU - Nel primo tempo il suo ruolo è quello di spettatore non pagante, stesso dicasi per ciò che riguarda la ripresa. Totalmente inoperoso, 6

SANCHEZ - Pronti-via dopo pochi minuti rischia di combinare il patatrac perdendosi Taider e poi Verdi in piena area, ma nel complesso non perde mai la testa e fa valere il suo fisico in ogni lettura difensiva, esaltando spesso e volentieri il pubblico del Franchi. Roccioso, 6,5

TOMOVIC - Spetta a lui oggi il compito di sostituire lo squalificato Gonzalo ma almeno nel primo tempo svolge solo normale amministrazione. Si becca un sacrosanto giallo per fallo su Dzemaili a metà ripresa ma per il resto sforna una prova più che dignitosa. Risorsa, 6.

ASTORI - In difesa è come sempre il più attento di tutti ed avrebbe anche l’occasione di portare i suoi avanti alla mezz’ora ma il suo colpo di testa da corner è troppo centrale. Partita nel complesso pulita e senza sbavature. Garanzia, 6,5

TELLO - In ripiegamento difensivo il suo apporto è pressoché nullo ma quando là davanti ha la possibilità di strappare mette in allerta la difesa di Donadoni. Nella ripresa prova a farsi vedere con alcuni suoi guizzi che però non sortiscono quasi mai effetto. Intermittente, 5,5
Dall’83’ CHIESA - Si cala bene nella posizione che deve ricoprire negli ultimi minuti di gara, SV

CRISTOFORO - Gioca forse per la prima volta in posizione di mediano accanto a Badelj ma nella prima frazione fatica a costruire gioco e a dialogare coi compagni. Nella ripresa scompare di fatto dal campo ma Sousa sceglie di tenerlo fino alla fine. Da rivedere, 5.

BADELJ - Tutti i palloni più importanti passano sempre dai suoi piedi ma costruisce poco al momento di far ripartire l’azione viola. Gara in buona sostanza senza alcun impennata di rilievo. Metronomo, 6.

MILIC - Viene riproposto titolare dopo quasi due mesi dall’ultima volta il campo ed il risultato onestamente non è dei peggiori. La sua buona prova viene legittimata ad inizio ripresa dall’arcobaleno che disegna sotto la pioggia per la testa di Babacar per l’1-0 viola. Sorpresa, 6,5

B. VALERO - Spreca banalmente in avvio un cadeau di Mirante che aveva recapitato il pallone sui suoi piedi a porta vuota poi temporeggia a fine primo tempo nel servire Ilicic su un buon contropiede viola. I suoi tentativi verso Mirante quasi sempre fuori misura ma nel complesso si sacrifica molto correndo e nel finale sfiora anche la rete su punizione. Cuore e polmoni, 6

ILICIC - È uno dei più frizzanti in attacco ma preferisce spesso scaricare la sfera sui compagni piuttosto che andare alla conclusione. Spesso si intestardisce con qualche dribbling di troppo che vanifica alcune buone ripartenze che mandando in escandescenza lo stadio. Nella ripresa ci prova ma dopo l’ennesima cartuccia sparata, esce esausto. Double face, 6.
Dal 70’ SAPONARA - Entra e prova subito ad imprimere ritmo alla fase offensiva viola, apparsa sonnecchiante dopo il vantaggio di Babacar.  A 15’ dalla fine prova ad inventarsi un eurogol che Mirante neutralizza in corner. Certezza, 6,5

KALINIC - Fa a spallate con Gastaldello fin dall’inizio e meriterebbe forse di vedersi premiato con un calcio di rigore solare al 20’. Si prende calcioni come suo solito per tutto il primo tempo e nella ripresa è costretto al forfait. Spento e mazzuolato, 6
Dal 45’ BABACAR - Gli bastano appena sei minuti per trasformare in oro il cioccolatino che Milic gli recapita sulla testa per l’1-0 viola. Gara, come sempre, di grande sacrificio. Fondamentale, 7

SOUSA - Nemmeno il tempo di digerire il suo "baccalà d’aprile" in sala stampa che il tecnico portoghese dà fondo anche oggi ad un’ennesima formazione creativa: fuori Chiesa e Saponara, dentro Milic e Cristoforo. La manovra della sua squadra appare anche oggi lenta e macchinosa, con qualche sbando difensivo quando Verdi e Destro (per la verità quasi mai) aumentano i giri. A risolvere il suo pomeriggio “basculante” ci pensa il buon Baba, anche se qualche perplessità sulle scelte all’inizio restano. Ne mancano solo otto..., 6.