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BALZARETTI, Viola non retrocederanno. Ricordi...

di Redazione FV
Fonte: dall'inviata Luciana Magistrato

Dalla rassegna di Pitti Uomo, Federico Balzaretti, ex giocatore della Fiorentina ed adesso opinionista per DAZN, ha parlato del momento dei viola alla stampa presente tra cui FirenzeViola.it. Queste le sue dichiarazioni.

Che ricordi ha della sua esperienza nel capoluogo toscano?
"Con il gruppo sono stato benissimo e lo ricordo come un qualcosa di stupendo pur essendo stato solo 6 mesi alla Fiorentina. Eravamo particolarmente affiatati ed i risultati si sono visti, mentre per la città mi è dispiaciuto molto andarmene, ma non avendo avuto tantissimo spazio ho preferito cambiare. È l'unica squadra che ho lasciato a gennaio e l'unica in cui sono stato così poco, ma ho un ricordo lo stesso molto piacevole".

C'è un suo ex compagno che l'ha stupita per la carriera che ha fatto?
"Così non saprei dirti. C'erano tanti ragazzi di livello: da Montolivo a Kuzmanovic, era l'anno di Pazzini, il dopo Toni, Ujfalusi era un giocatore fortissimo, Frey, Mutu... Una squadra di livello altissimo che è arrivata in semifinale di Coppa Uefa, ha raggiunto la Champions League... Una squadra di tanti talenti e campioni, dirne uno mi sembra limitativo".

Qual è il suo giudizio su Dalbert?
"Era un giocatore che a Nizza mi era piaciuto molto, all'Inter, quando lo hanno preso, pensavo si imponesse meglio. Probabilmente gli è mancata un po' di fiducia, di personalità, ma ha iniziato bene la stagione. Per me è un quinto di centrocampo perché a quattro dietro fa un po' fatica a difendere quando ha l'uomo alle spalle, ma ha buona corsa anche se deve essere un po' più incisivo che può esserlo. I due esterni sono due giocatori di buon livello. Anche Lirola conosce perfettamente il calcio italiano, ha una bella corsa... Giudicarli in un momento difficile come questo è un po' più complicato, ma se li analizziamo individualmente sono due giocatori di buon livello".

Crede che la Fiorentina rischi di retrocedere?
"Non penso perché comunque il livello qualitativo della squadra non è per lottare per la retrocessione. Purtroppo a volte si entra in alcune dinamiche, soprattutto in una piazza calda come questa, dove poi è difficile uscirne. È un anno e mezzo che è così perché parliamo da gennaio in poi dell'anno scorso dove ci sono stati problemi. Bisogna che cerchi di uscire da questa situazione il prima possibile perché più si va avanti e più aumentano le pressioni: hanno le qualità per farlo. Manca anche qualche giocatore importante che quando rientra potrà dare qualcosa alla squadra".

Roma e Fiorentina sono le sue ex squadre accomunate da proprietà americane. Che cosa hanno portato?
"Ho vissuto tutto il percorso di Pallotta e ho visto una società completamente stravolta in positivo. A Roma hanno portato tanta innovazione, il valore della squadra, della società dimostra che i giallorossi hanno fatto passi in avanti straordinari. Vederli da dentro e partecipare attivamente mi rende particolarmente orgoglioso. A lui è mancato il feeling con la città, problema che invece non ha Commisso con Firenze. Ha voglia ed entusiasmo essendo arrivato adesso. I suoi progetti sono tutti molto interessanti. Nel calcio c'è una parte nel lungo periodo e poi una di campo: devono andare a braccetto altrimenti senza risultati viene meno anche l'entusiasmo".