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BANDONE (QUASI) CHIUSO E DUBBI SUL FUTURO

di Andrea Giannattasio

Iniziano a intravedersi i titoli di coda sul campionato della Fiorentina. Lo scialbo pareggio dei viola contro la Lazio è un biglietto da visita che in 90’ dà una sonora mazzata a buona parte dei sogni europei della squadra di Pioli, protagonista di una delle partite più involute degli ultimi mesi forse perché già consapevole che anche un successo avrebbe spostato di poco il destino all’interno di una classifica sempre più complicata che racchiude in sette punti cinque squadre. Il canovaccio della partita dopo i primi minuti, del resto, aveva già fatto intuire che la serata del Franchi sarebbe stata decisamente poco gratificante. Visto che a complicare le cose, oltre alla serata-no di alcuni singoli (Veretout su tutti), ci ha pensato il serio infortunio alla mezz’ora di Chiesa: per lui si parla di un problema al retto dell'addome.

Il tempo dei bilanci (quelli sportivi, sia chiaro) non è ancora arrivato. Visto che in ballo c’è ancora una semifinale di Coppa Italia da giocarsi a Bergamo ed, eventualmente, un ultimo atto che potrebbe dare ai viola ancora qualche speranza di Europa League. Non si può tuttavia non constatare come adesso davanti a sé la Fiorentina si troverà una vera e propria montagna da scalare, visto che il 7° posto (obiettivo già di per sé poco esaltante fissato in estate dalla società) è distante in questo momento sette punti. Un distacco che solo un sognatore potrebbe pensare di azzerare nell’arco delle prossime giornate, sperando in un contemporaneo fallimento di Torino, Atalanta e della stessa Lazio. Una fase interditoria che deve a questo punto mettere in condizione la proprietà viola di avviare una profonda analisi di quanto fatto nell’arco di questa stagione dopo una campagna acquisti di quasi 40 milioni, un'annata che con il suo 13° pareggio in A si sta pian pian piano trasformando nell’ennesimo epilogo deludente.

Stefano Pioli, tuttavia, non sembra voler gettare ancora la spugna. Giustamente, forse. Visto che la classifica, numeri alla mano, mette in palio ancora tanti punti e la finale di Coppa è un traguardo prestigioso ancora da ottenere. Verrebbe tuttavia da domandarsi se sia saggia o meno la strategia adottata dal tecnico, che ha a sorpresa iniziato a gettare ombre sul proprio destino al termine della sfida con la Lazio: "Ho già deciso il mio futuro e lo comunicherò al termine della stagione" - ha detto l'allenatore - "e non sarà l'eventuale clausola di rinnovo a farmi decidere che cosa farò". Parole che sanno tanto d'addio e che aumentano i punti di domanda sull'epilogo della stagione viola, già di per sé irto di ostacoli.