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"BARBERA" E CHAMPAGNE

di Redazione FV

In realtà la Fiorentina a Palermo ha brindato ben poche volte. Specie nella storia recente, il campo del Barbera ha portato ben poca fortuna ai viola. Se si parla di incontri in generale col Palermo, la statistica ci sorride, ma in terra di Sicilia c'è sempre qualcosa che va storto. Scaramanzia a parte, è giusto dirlo. Perchè la Fiorentina che scenderà stasera in campo lo farà con lo stesso spirito e la stessa motivazione di sempre, consapevole del fatto che l'ostacolo è tutt'altro che facile da superare. Ma la squadra ci crede e mister Prandelli in primis non è spaventato dalla cabala; anche quando gli viene fatto notare che ad esempio in serie A la Fiorentina non vince a Palermo dal '61, che lui come allenatore a Palermo non ha mai conquistato i tre punti, che con l'arbitro Morganti in notturna è quasi sempre una Waterloo: "Noi partiamo sempre motivati e convinti, e poi c'è una prima volta per tutto", la risposta del mister.

Per colpa del mio amor, per colpa del tuo amor - Distanze notevoli, tradizioni diverse, eppure ci sono diversi fattori di similitudine fra Fiorentina, o Firenze, e Palermo: l'amore delle rispettive tifoserie per la squadra. Forse proprio il calore e l'affetto dei tifosi siciliani è uno dei paletti più difficili da abbattere al Barbera, un calore che surriscalda ancor di più l'ambiente quando contro c'è la Fiorentina, anche in notturna. Perchè ultimamente i rapporti fra le squadre, per motivi diversi, sono precipitati. Dai litigi fra Foschi e Corvino per accaparrarsi le future stelle, o presunte tali, del panorama europeo, alle colorite dichirazioni di Zamparini, che quando parla ci mette sempre un "Noi e la Fiorentina siamo alla pari" o "Se la Fiorentina è riuscita a conquistare la qualificazione in Champions perchè noi non dovremmo riuscirci", passando dal burrascoso Palermo-Fiorentina di due anni fa, nel quale Mutu segnò con un giocatore rosanero a terra scatenando l'ira irrefrenabile di Guidolin verso Prandelli.

Ci hanno cacciato fuori
- Qualche sassolino dalla scarpa qualcuno se lo è già levato, magari qualcuno spera di farlo stasera, qualcuno semplicemente riabbraccerà i vecchi compagni. Umori diversi fra i vari ex di questa sfida. I tre rosanero dal passato viola saranno tutti titolari: Miccoli continua a domandarsi perchè non è stato riconfermato dopo qualla travagliata stagione che ha visto la Fiorentina salvarsi solo all'ultima giornata, ha già dichiarato che se segnerà esulterà, ma qualche soddisfazione se l'è tolta già l'anno scorso; a Palermo Balzaretti ha impressionato tutti per quanto facilmente si sia ambientato, a Firenze, poco dopo la sua partenza, vedendolo giocare era stato anche un po' rimpianto, sicuramente lui con la società viola non si è lasciato bene; a Liverani non è stato offerto il prolungamento del contratto e lui, con l'umilità che lo contraddistingue, ha ricominciato una nuova vita con i rosanero ed è già diventato un perno del centrocampo. A Firenze di ex ce n'è solo uno, Mario Alberto Santana. Lui è al terzo anno coi viola, ma stasera sarà la sua prima da titolare contro la ex squadra; una partita che lui sente in modo particolare, come ha detto lui stesso in conferenza giovedì.

Si è fatto tardi, ormai bisogna andar - Di considerazioni, dunque, su questa partita ce ne sono. Chi la sente in modo particolare, chi la cataloga come big-match, chi la vede come sfida Champions; ognuno la pensi come vuole. Ma fra poche ore di queste considerazioni non resterà più molto, quello che conterà sarà il campo, ciò che tutti guarderanno sarà il risultato. Il Palermo giocherà con una difesa inedita, mentre tutto il resto è stracollaudato, ma entrerà Budan, che ha in Frey e nella Fiorentina le sue vittime preferite? La Fiorentina, molto probabilmente, schiererà il classico 4-3-3, ma è più di un'idea la possibilità di un 4-4-2 a rombo per limitare l'ultimo ex della lista, Liverani? Quello che resta ora è la speranza che al Barbera la Fiorentina possa finalmente abbinare lo Champagne, un brindisi con bollicine l'accostamento di Giorgio Gaber.