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BASI SOLIDE, CONCRETE: LA BSC PER RIPARTIRE

di Dimitri Conti

Berna - Saponara - Chiesa. Da destra a sinistra, possibilmente. Questi tre, ad oggi, i pilastri fondamentali sui quali dovrà poggiare la rifondazione della Fiorentina, sia quella del breve periodo, che quella inquadrata invece dentro un'ottica ad ampio raggio. Tre già presenti nella rosa gigliata, che rappresentano perfettamente le caratteristiche fondanti del nuovo corso gigliato, per come è inteso dagli addetti ai lavori e nelle speranze del tifo fiorentino. Giovani, promettenti, italiani: la Fiorentina ha già in casa la sua BSC, per adottare una sigla identificativa come da tradizione recente, e da quella dovrà trarre l'energia e lo slancio necessari a dimenticarsi quella che sta sempre più assumendo le sembianze di una stagione puramente di transizione. Perchè se è vero ed acclarato che intorno a Kalinic continuano ad aumentare ogni giorno gli interessamenti di tutto il mondo del calcio, allora in riva all'Arno le eventuale contromosse devono essere già pronte.

Tutto l'avvenire dei viola in questo momento pare ruotare intorno a quei tre, e sulla decisione dell'allenatore del futuro potrebbe avere un ruolo fondamentale la gestione della BSC in sintonia con il modo di vedere il gioco del tecnico prescelto. Perché non solo sono tre giovani di casa nostra, il più vecchio è Saponara che a dicembre compirà 26 anni, ma in due su tre hanno anche fatto la trafila delle giovanili nella Fiorentina, e giocano un ruolo non indifferente d'identificazione della gente nella propria squadra. Tre nomi che, appena pronunciati, generano subito entusiasmo: quello che ci vuole per digerire un'annata grigia in una piazza da sempre ambiziosa come quella di Firenze.